"Una lacuna nella produzione letteraria"

Caro direttore ti giro un lancio Ansa dedicato alla presentazione del libro sulla camorra scritto da Gigi Di Fiore.

LIBRI: CLAN E POTERE, 500 ANNI DI STORIA DELLA CAMORRA PRESENTATO A NAPOLI LIBRO DEL GIORNALISTA GIGI DI FIORE (ANSA) - NAPOLI, 13 DIC - A poche ore dall'ultimo omicidio di camorra al rione Sanità di Napoli esce il primo saggio sulla camorra che analizza il fenomeno criminale nella sua completezza arricchito da una folta documentazione e da una cospicua bibliografia. Nella sala dell'Istituto per gli studi filosofici di Monte di Dio, oggi il giornalista del Mattino Gigi Fiore ha presentato il suo ultimo libro dal titolo ''La camorra e le sue storie. La criminalità organizzata a Napoli dalle origini alle ultime guerre'' edito dalla Utet (480 pp. 24.50 þ). All'incontro, moderato dal redattore capo del quotidiano ''Il Mattino'' Pietro Gargano erano presenti il procuratore aggiunto Franco Roberti, coordinatore della Direzione Distrettuale Antimafia, l'esponente dei Ds Isaia Sales, Corrado Gabriele, assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Campania e Geppino Fiorenza, dell'Associazione Libera. Il volume, con una rara ricchezza di documenti e testimonianze di prima mano, ripercorre la storia della camorra napoletana dalle sue origini, che risalgono al vicereame spagnolo del 1500, fino alla recente ''guerra di Scampia'', passando attraverso il periodo di Raffaele Cutolo e la Nuova Famiglia, unico caso di ''cupola'' nella storia della camorra.''Con questo scritto - spiega Di Fiore - colmo una lacuna nella produzione letteraria italiana. Se, infatti, sulla mafia esiste un'ampia bibliografia, la camorra non era mai stata affrontata in modo analitico e documentale. In questo sono stato avvantaggiato dal lavoro giornalistico che mi ha dato la possibilità di raccogliere storie di personaggi, vicende di vita delinquenziale e indagini giudiziarie che rende il libro un saggio colto ma di facile lettura''. Le prime tracce di camorra risalgono al 1500 quando gli spagnoli pagavano le bande di scugnizzi per manovrare le rivolte popolari. Tra le storie riportate dall'autore l'ultima intervista rilasciata da Giuseppe Misso, prima del suo arresto e l'intervista al trafficante di sigarette Gerardo Cuomo mentre era latitante. ''La camorra - afferma Isaia Sales - è l'insuccesso di Napoli come grande metropoli moderna. La camorra non è un fenomeno di tipo mafioso, ma è criminalità urbana da sottosviluppo che in altri casi è stata superata quando lo stato ed il mercato hanno integrato i ceti plebei e sottoproletari. In questo Napoli, nonostante le modernizzazioni non si è evoluta ed è rimasta una città con enormi problemi alle spalle''. La camorra è un'organizzazione anarchica senza cupola e senza un comando centralizzato che usa la violenza non come capitale ma come fattore gestionale. ''Napoli - spiega Roberti - è una città in cui periodicamente si fronteggiano bande criminali che hanno molto a che vedere con il gangsterismo urbano delle grandi periferie e delle grandi metropoli. Attualmente c'è un focolaio molto importante ed allarmante che ha prodotto gli omicidi della Sanità e sul quale stiamo lavorando''. (ANSA).XRS/PIO13-DIC-05 20:27 NNNN 

Dal resoconto traspare grande entusiasmo per il libro, ma siamo sicuri che sia il “primo saggio sulla camorra che analizza il fenomeno nella sua completezza”? Di Fiore è anche più entusiasta del cronista Ansa: prima dice “con questo scritto colmo una lacuna nella produzione letteraria italiana”, poi parla di un “saggio colto”.
Una curiosità: nel 1993 Di Fiore pubblicò con Guida un altro saggio colto, colmando una prima lacuna: “Potere camorrista: quattro secoli di malanapoli”. Ora ne racconta cinque. Sono passati dodici anni, ma sembra un secolo, e forse lo è.

John Archibald Dortmunder
 
Gigi Di FIore
Pietro Gargano
Franco Roberti
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Corrado Gabriele
Geppino Fiorenza
Raffaele Cutolo
Giuseppe Misso