Copyright, il primo
round a De Giovanni

HA IMPIEGATO OTTO giorni il giudice delle imprese del tribunale di Napoli Francesco Abete per decidere sulla controversia avviata da Pietro Valente, patron della casa editrice CentoAutori, assistito dagli avvocati Guido Giardino e Ornella Tarantino, contro lo scrittore Maurizio De Giovanni per violazione del copyright.
È solo il primo round della fase cautelare che il giudice con un'ordinanza di tredici pagine ha assegnato a De Giovanni, difeso dall’avvocato Roberto Esposito nell’udienza dell’otto marzo assistito dalla figlia Mariateresa. Il motivo principale alla base della decisione è che l’editore non avrebbe dimostrato il pagamento dei racconti che poi lo scrittore ha ripubblicato con la Rizzoli libri, nell'aprile 2016 acquistata

dalla Mondadori.
Per le spese legali Abete compensa per il 50 il cento tra le parti e per il resto condanna la CentoAutori a pagare mille e 50 euro sia a De Giovanni che alla Rizzoli Libri.
Rimane un'osservazione non giuridica ma logica:

Roberto e Mariateresa Esposito

a distanza di sette anni dalla pubblicazione del quarto racconto edito dalla società di Villaricca De Giovanni avrebbe ‘scoperto’ di non essere stato pagato; quindi toccava a lui avviare un giudizio per incassare il compenso che gli spettava. Invece, nell’udienza del 22 febbraio scorso, il suo legale propone di chiudere il giudizio offrendo a Valente la cessione di quattro riduzioni teatrali dello scrittore. Perché?  
Torniamo al giudizio. Che succede ora? Sarà inevitabile per la CentoAutori impugnare il provvedimento. I legali della casa editrice possono andare avanti con la fase cautelare e presentare un reclamo che verrà esaminato e deciso da un collegio. Ma dal momento che non ci sarebbe la possibilità di dimostrare la solidità della richiesta risarcitoria, chiedendo ad esempio di ascoltare i testimoni in grado di confermare che De Giovanni ha incassato in contanti due tranche da 1500 euro, è probabile che gli avvocati Giardino e Tarantino decidano di avviare subito il giudizio di merito con la presentazione di una citazione da depositare entro venti giorni lavorativi dalla notifica dell’ordinanza di Abete avvenuta il 16 marzo.