IL 22 FEBBRAIO nulla di fatto alla seconda  udienza del giudizio promosso da Pietro  Valente, editore della CentoAutori, piccola casa editrice di Villaricca,  nei confronti di Maurizio De Giovanni e della Rizzoli Libri, società controllata dall’aprile 2016 dalla Mondadori.  Oggetto del contendere la violazione del copyright  perché lo scrittore dopo avere  ceduto per dieci anni i diritti di alcuni racconti sul Calcio Napoli pubblicati  dalla CentoAutori tra il 2008 e il 2010 li aveva poi            | 
      
      
         avvocati delle parti di cercare un  accordo, mentre il legale milanese della Mondadori, Ruggero Russo dello studio di Giovanni  Polvani, aveva chiesto che venisse dichiarata l’incompetenza territoriale  con il trasferimento del giudizio a Milano, sede legale della società, o a  Brescia dove c’è la tipografia.  
L’accordo non è stato trovato perché le proposte avanzate erano  distanti. I legali di Valente, Guido Giardino e Ornella Tarantino, hanno chiesto un racconto  inedito dello scrittore di 120 cartelle; l’avvocato di De Giovanni, Roberto Esposito, ha detto che lo  scrittore intendeva cedere quattro suoi lavori teatrali. Una proposta ‘indecente’  perché la CentoAutori pubblica soltanto narrativa e saggistica; sarebbe un po’  come voler chiudere il contenzioso con una pescheria offrendo delle cassette di  frutta.  
Preso atto della situazione, il giudice Abete ha rinviato alle  12,30 dell’otto marzo per il deposito delle note difensive.            |