Cronache, l’autogol
del pubblicista Di Maio

UNA LEZIONE DI giornalismo arriva da Cronache di Caserta, quotidiano in passato spesso protagonista di vicende discusse. Veniamo al fatto raccontato il 14 settembre sulle pagine del giornale dal direttore Maria Bertone, casertana, quaranta anni, da nove professionista.
Un esponente dell’ufficio stampa del ministro degli Esteri Luigi Di Maio telefona alla giornalista di Cronache Loredana Lerose per

sondare la possibilità di una intervista e ottiene il via libera.
Vengono inviate le domande all’ufficio stampa che le boccia perché il ministro non desidera argomenti scomodi.
La richiesta di intervista viene cestinata ma a Cronache fanno di più; decidono di raccontare ai lettori la vicenda.
Il 14 settembre l’apertura della prima è intitolata “Di Maio: le domande me le faccio io”, con il catenaccio “Il ministro

Maria Bertone

prima ci chiede un’intervista e poi pretende di scegliere gli argomenti”. Un titolo altrettanto netto (“Di Maio, il ministro pubblicista che pretende interviste-marchetta”) viene pubblicato all'interno con il lungo servizio che Maria Bertone dedica alla vicenda ricordando che il ministro dal 2007 è iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti della Campania.
Resta da domandarsi a chi si affida Di Maio per comunicare con i media. E va ricordato che la richiesta di autointervista a Cronache non è l’unica scivolata dell’ex 5 Stelle sul fronte informazione. Basti citare il lungo elenco che stilò il 7 febbraio 2017, quando era vice presidente della Camera, con i nomi dei giornalisti sgraditi presenti nelle principali testate italiane, a cominciare da Fiorenza Sarzanini del Corriere della Sera a Carlo Bonini di Repubblica. Un elenco che spinse Claudio Silvestri, segretario del sindacato dei giornalisti campani, a denunciarlo al consiglio di disciplina.