C’è “crack” al Cormezz

Ogni tanto i lettori del Corriere del Mezzogiorno rimangono sorpresi dai titoli del loro giornale e non sempre capiscono le scelte della cabina di comando: il direttore Enzo D’Errico, Paolo Grassi redattore capo centrale e Vincenzo Esposito, vice capo redattore vicario Citiamo qualche caso.
Il 21 marzo in prima c’è la ‘provocazione’ del giornalista Eduardo Cicelyn che racconta di avere violato il lockdown scorrazzando ogni giorno per la città in Vespa, salvo fare nel giro di quarantotto ore una clamorosa marcia indietro e beccarsi intanto quattordici giorni di ‘arresti’ domiciliari.
Passiamo al San Carlo. Dopo il piccolo scoop del Mattino del 30 marzo sul nuovo organigramma del teatro e l’intervista al sovrintendente Stéphane Lissner messa in pagina il 31 marzo da Repubblica Napoli, il primo aprile scende in campo D’Errico non con un corsivo ma con un colpo di bazooka: titolo in prima e seguito all’interno per dire che per lui e per il suo giornale Lissner è out. L’ostracismo dura fino al 19 maggio quando il Cormezz dedica a Lissner una intervista di una intera pagina firmata da Esposito.
Intanto il 18 aprile finalmente i colpi di testa trovano una spiegazione. C’è da titolare in prima una grande fotonotizia sul crollo di presenze e di fatturato in tutta la Campania e qualcuno dei capi si lascia scappare un titolo illuminante: “Crack turismo”.
Crack, -scrive il dizionario Garzanti – droga di basso costo ottenuta mischiando estratti di cocaina con bicarbonato di sodio; si assume per lo più sotto forma di fumo e produce effetti devastanti”.

Martin Beck

 
Vincenzo Esposito
Eduardo Cicelyn
Stéphane Lissner