PER L'UNIONE DEI democratici cristiani la bocciatura di Buttiglione come commissario europeo non ha avuto soltanto risvolti negativi. Follini rischia di diventare vice primo ministro e i giornalisti che lavorano alla Discussione, il quotidiano di partito, hanno tirato un sospiro di sollievo.
Ai primi di ottobre il direttore responsabile, Alfredo Romano, aveva
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messa da parte. Il quotidiano infatti rientra nelle aree del partito controllate direttamente dal ministro-filosofo, che ne ha affidato la direzione politica al suo braccio destro, Giampiero Catone, mentre l’amministratore unico dell’Editrice Europa Oggi, la srl che edita il quotidiano, è Luca Saraceni e il direttore amministrativo Massimo Catone, fratello di Giampiero, candidato, senza successo, alle europee dello scorso giugno.
In redazione, con il direttore, l’avellinese Alfredo Romano, e una decina tra amministrativi e poligrafici, lavorano quattro redattori (la pescarese Valentina Faricelli, il casertano Enzo Palmesano, la napoletana Giulia Salvatori e il salernitano Giuseppe Spezzaferro) e due praticanti, la salernitana Francesca Pica e il casertano Ivan Mazzoletti, mentre da pochi giorni hanno lasciato la sede di piazza del Gesù il redattore capo Franco Insardà, irpino di Montoro, e il napoletano Emilio Gioventù, passati alla cabina di regia del Quotidiano sociale, giornale realizzato da una cooperativa di cui fanno parte redattori invalidi.
Perché la retromarcia sulla chiusura tecnica? La risposta è del direttore amministrativo. “In questi anni il giornale è cresciuto, - afferma Massimo Catone – oggi tiriamo 18mila copie con una piena copertura nazionale e una
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appena creati. La bufera europea ha fatto saltare la sospensione. Si tratta però di un
rinvio. A quando? Potrebbe essere a natale, ma la data verrà decisa dal direttore politico, dal direttore responsabile e dall’amministratore unico”.
La conferma del periodo scelto arriva dal direttore responsabile. “Sarà più lunga la consueta pausa di natale; - spiega Alfredo Romano – mancheremo dalle edicole da metà dicembre fino all’epifania, anche per completare la regionalizzazione del giornale con la copertura di realtà importanti come la Sardegna e l’Umbria”.
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