Il tribunale accoglie
il reclamo del Mattino

A DUE MESI di distanza dalla decisione del giudice del lavoro Ciro Cardellicchio che dichiarava illegittimo il trasferimento della giornalista Donatella Trotta dalla sede centrale del Mattino alla redazione di Avellino è arrivata l’ordinanza del tribunale di Napoli (presidente Maria Rosaria Elmino, consiglieri Carmen Lombardi e la relatrice Carla Sarno) che ribalta la situazione e accoglie il reclamo dell’azienda.
Nelle sette pagine depositate il 24 settembre la relatrice, con il conforto della Suprema corte, si concentra su un punto: “il controllo giurisdizionale delle comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive che legittimano il trasferimento del lavoratore subordinato non può essere dilatato fino a comprendere il merito della scelta operata dall’imprenditore; quest’ultima, inoltre, non deve presentare necessariamente i caratteri dell’inevitabilità,

essendo sufficiente che il trasferimento concreti una delle possibili scelte, tutte ragionevoli, che il datore di lavoro può adottare sul piano tecnico, organizzativo e produttivo (Cassazione lavoro del 28 aprile 2009, numero 9921)”. Nel reclamo i dirigenti del Gruppo


Francesco Gaetano Caltagirone e Donatella Trotta

Caltagirone, con una notevole impudenza, hanno scritto che “il trasferimento (ad Avellino, ndr) della dottoressa Trotta ha determinato una valorizzazione della stessa”. E la tesi sembra condivisa dai magistrati; nell’ordinanza scrivono infatti che la giornalista è stata spedita in Irpinia per “ricoprire stabilmente il ruolo di redattrice ed è stata scelta proprio perché in grado, per la professionalità e esperienza raggiunte, di fornire, in modo continuativo, notizie di cronaca locale, notizie italiane, estere, di cultura e spettacoli”.
Resterebbe la curiosità di chiedere ai giudici se sfogliando le pagine di Avellino hanno letto articoli di cronaca nazionale e, soprattutto, di esteri, ma la questione è alle spalle perché ora c’è il giudizio ordinario. Ed è poco fortunata la cronista del Mattino: al tribunale di Napoli il ‘merito’ viene assegnato al magistrato che si è occupato del rito d’urgenza ex articolo 700, magistrato che nel contenzioso con il Mattino ha firmato un’ordinanza favorevole alla Trotta; in questo caso invece non si occuperà del ‘merito’ Ciro Cardellicchio che da novembre va a guidare la sezione lavoro del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. “Il giudice del 700 aveva accolto le nostre tesi; - dice Giuseppe Marziale, l’avvocato che assiste Donatella Trotta – non ci convince invece la decisione del collegio. Nei prossimi giorni presenteremo il ricorso e così, dopo due ordinanze, avremo finalmente una sentenza”.