Iovino contro Ansa,
udienza il 6 ottobre

HA SCIOLTO LA riserva il giudice della prima sezione lavoro del tribunale di Napoli Marisa Barbato e fissato per il 6 ottobre alle 11 la terza udienza del giudizio promosso dal giornalista Mauro Iovino contro l’Ansa con l’obiettivo di vedersi riconosciuti le differenze retributive, i contributi e la liquidazione per il lavoro svolto per l’agenzia dal 2006 al 2019. In quella sede il magistrato esaminerà sia le questioni preliminari che il merito del contenzioso e ascolterà due testi, uno per parte.
Esauriti i nodi preliminari, i legali dell’agenzia, gli avvocati del foro di Roma Enzo Morrico e Valerio Porchera e il napoletano Pietro Pace, puntano a dimostrare che Iovino doveva limitarsi a “fornire segnalazioni

e/o informazioni su avvenimenti relativi alle isole di Ischia e Procida”, che non aveva “alcun obbligo di realizzare il servizio, che in più occasioni è stato rifiutato dal ricorrente (il

Emanuele Di Meglio e Enzo Morrico

giornalista, ndr) per propri impegni professionali e/o personali”, che “la collaborazione del ricorrente era saltuaria”. Una ‘collaborazione’, in sostanza, del tutto episodica e senza alcun tipo di vincolo.
Molto diverso il quadro che emerge dagli allegati presentati dal legale Emanuele Di Meglio, che assiste il giornalista: la produzione dal 2006 al 2019 di 3.632 take, con una media di 280 lanci all’anno, di cui 1.636, quindi oltre il 40 per cento, diffusi dalla rete nazionale, con ripetute riprese delle ‘sue’ notizie da parte dei media internazionali come nel caso del terremoto di Casamicciola nell’agosto del 2017 o dei soggiorni a Ischia dell’allora cancelliera tedesca Angela Merkel; quindi il report dei servizi fotografici forniti alla redazioni Ansa di Napoli e di Roma; infine la riproduzione con testo scritto e sonoro di 112 registrazioni con le disposizioni tassative che gli venivano impartite dai capi (negli anni Mario Zaccaria, Alfonso Di Leva e Angelo Cerulo tuttora in carica) e dai redattori (da Mariano Del Preite a Nando Piantaosi, da Alfonso Pirozzi a Franco Tortora) dell’ufficio di Ansa Napoli.