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          Neapolis, semideserta 
          la conferenza cdr Rai            | 
         
        
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           È ANDATA SEMIDESERTA  la conferenza  stampa convocata il 21 giugno dal comitato di redazione della sede Rai di  Napoli (Gilly Castellano, Ettore De Lorenzo, Pellegrino Genovese) nella sede dell’Associazione napoletana della  stampa. L’incontro avrebbe dovuto richiamare l’attenzione dei politici e degli  organi d’informazione sulla decisione ufficializzata il 10 giugno dai vertici  di viale Mazzini di sopprimere la terza edizione del tgr, in tutte le sedi, e              | 
         
        
          
            
              Neapolis, la rubrica quotidiana sulle nuove  tecnologie in onda dal 1999, unico spazio nazionale pensato e realizzato dalla  redazione partenopea. 
                Per essere precisi, la   | 
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                 Glilly Castellano, Ettore De Lorenzo e Pellegrino Genovese | 
             
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          conferenza è andata del tutto deserta sul  versante della politica: il cdr si è limitato a leggere un messaggio di  solidarietà inviato dal vice presidente della giunta campana Giuseppe  De Mita; non è andata granché meglio sul  versante informazione. Tre le testate presenti: Videocomunicazioni con Pier  Paolo Petino; l’agenzia Italia con un  collaboratore, Elio Tedone; Julie tv  con la collaboratrice Claudia Peruggini,  che ha  esordito chiedendo a Genovese: “che dite della chiusura dei tg?”, costringendo  il giornalista a stoppare audio e filmato per chiarire che l’edizione  abolita è soltanto quella della notte. 
Nella saletta del sindacato  i pochi presenti erano giornalisti Rai: Francesca Ghidini e i precari Luigi Carbone (sede Campobasso), Diego Dionoro, Giovanni Messina e Margherita Rosciano; era   assente il redattore capo Silvio Luise che di Neapolis è stato sin dalla nascita il motore.  
Due i punti messi a fuoco: in  una logica aziendale la chiusura di Neapolis e della terza edizione del tgr è  una scelta sbagliata; in un momento delicato per il futuro della Rai, con il  varo di tredici canali digitali e nuovi investimenti,  nei piani di  sviluppo Napoli non c’è. 
Tutte le risorse vengono infatti indirizzate verso il nord, mentre il  piano risparmi si è limitato a eliminare Neapolis a             | 
         
        
          
            
                
                      Claudia Peruggini, Pier Paolo Petino e Elio Tedone
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                Fuorigrotta e Buongiorno  Europa a Milano, che si appresta però a essere ampiamente risarcita. 
                “Eppure Neapolis – ha detto De Lorenzo – è una rubrica di successo, come  risulta dai dati  di ascolto,  che interessa l’intera Italia: secondo le statistiche rese note dall’azienda,  le                  | 
             
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          regioni nelle quali cattura il maggior numero di spettatori sono la Lombardia, il Lazio e la Puglia, mentre la Campania è soltanto al  quarto posto. All’interno di un Sud che stenta c’è una questione Napoli,  perché, ad esempio, Palermo ha mantenuto la rubrica Mediterraneo e su Palermo ci  sono progetti di investimento  dal momento che oggi la Sicilia  politicamente conta molto di più  della Campania. Ma una regione più povera sul  fronte della produzione culturale è una perdita gravissima. E non è la politica, ma sono le istituzioni a dover difendere con energia gli spazi Rai di Napoli. Perché Caldoro non dice che cosa pensa?”   
Sul taglio del tgr della  notte si è concentrato Castellano: “Ci troviamo di fronte a scelte che sembrano  contraddittorie: si parla tanto di ‘all news’ e poi si taglia la terza edizione  del tgr, creando un vuoto informativo di dodici ore. Un vuoto che è  particolarmente grave per la   Campania che spesso nella fascia serale produce una grande  mole di notizie, tanto da svolgere quasi un ruolo di agenzia. Non è un caso che  ogni mattina la prima telefonata delle testate nazionali Rai viene fatta a Napoli”. 
Osservazioni puntuali e molta buona volontà, ma l’impressione è che la  “vertenza Mezzogiorno”, come l’ha definita il cdr Rai, non abbia gambe forti  sulle quali camminare. Del resto verificheremo presto la capacità di spinta: intanto  vedremo se il cdr e la redazione saranno in grado di mettere in campo  iniziative più efficaci della conferenza stampa; come  risponderà l’azienda al             | 
         
        
          
            
              giorno di sciopero proclamato per fine luglio; se lo  sciopero si farà e con quante adesioni.  
                Infine poche righe sugli altri due giornalisti presenti alla conferenza  stampa: il silente segretario dell’Assostampa Cristiano Tarsia e il presidente Enzo   | 
                
                Luigi Carbone, Francesca Ghidini e Margherita Rosciano | 
             
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          Colimoro. Il numero uno del sindacato  campano ha dettato la sua ricetta, originale e concreta: “andiamo a stanare la politica, fissiamo una data e un luogo per una manifestazione pubblica e facciamo in modo che l'assenza della politica in quella sede diventi una colpa grave”. E ha  aggiunto che non ci si può accontentare per Fuorigrotta del solo varo della  trasmissione Buongiorno Italia, costruita sull’asse Milano-Napoli, che con una  immagine nuova ha definito “una caramellina indorata”.  | 
         
       
      
        
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