Uno sperpero incomprensibile

Gentile direttore,
la ringrazio per l'articolo dedicato alla mia vicenda lavorativa. A questo proposito ricordo che i dirigenti dell'Inpgi due anni fa chiesero all’Associazione nazionale della stampa la rendicontazione per il 2010 - negli anni precedenti non era prevista - delle spese sostenute per l'ufficio di corrispondenza. Nella risposta il presidente del sindacato indicava come spese del personale addetto all'ufficio Inpgi di Napoli 84.100 euro, cifra che non corrisponde al vero. Il mio Cud, dopo 24 anni di lavoro, è di 38.609,87. E anche se hanno aggiunto i contributi Inps, rimaniamo lontanissimi da 84.100 euro.
Ora mi chiedo perché in tanti anni i dirigenti dell’Inpgi, che pure erano a conoscenza della situazione campana, hanno preferito sperperare centinaia di migliaia di euro (nel 2012 alla Napoletana l’Inpgi ha versato 145mila euro e la Casagit 44mila, per un totale di 189mila euro, ndr), invece di farmi un contratto come impiegata, magari dividendolo con la Casagit, una soluzione che avrebbe fatto risparmiare ai due enti tantissimi soldi?
Lo stesso interrogativo me lo sono posto anche per la Casagit. Sia il presidente dell’Inpgi Andrea Camporese che il presidente della Casagit Daniele Cerrato e il direttore Francesco Matteoli sono venuti nella sede del sindacato napoletano e hanno riscontrato di persona che ero l’unica impiegata addetta al disbrigo delle pratiche previdenziali e di assistenza integrativa. Un’attività svolta sempre, credo, con efficienza e correttezza. E allora?

Paola Spinelli
 
Andrea Camporese
Daniele Cerrato
Paola Spinelli