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Di Giacomo
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IL 15 GIUGNO è stato, per ora, l’ultimo giorno di lavoro per Valentino Di Giacomo, il cronista del Mattino che ha concluso il terzo contratto annuale. Rimarrà in pausa per almeno tre settimane e a metà luglio dovrebbe rientrare a torre Francesco dopo un passaggio all’ispettorato del lavoro per ottenere la deroga per un quarto contratto a termine in attesa che, grazie allo stato di crisi, maturi l’assunzione definitiva.
A settembre infatti dovrebbe muovere i primi passi lo stato di crisi
avviato dall’azienda con la presentazione il 14 aprile del suo piano al |
comitato di redazione (Aldo Balestra, Paolo Mainiero, Adolfo Pappalardo, per le sedi distaccate Petronilla Carillo e Marcello Colella per i collaboratori) e sottoscritto dalle parti il 2 maggio |
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Gigi Di Fiore, Valentino Di Giacomo e Gino Giaculli |
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con l’uscita nell'arco di due anni di sette unità in prepensionamento e dell’inviato Gigi Di Fiore che ha raggiunto il tetto dei contributi e va in pensione, e l’assunzione di quattro giornalisti.
Prima del Mattino c’erano il Corriere dello Sport e Tuttosport; il primo ha completato le sue operazioni con otto esuberi compensati in parte da quattro entrate; ora tocca al giornale torinese che ha una previsione di sei uscite. Con la partenza dell’operazione per il quotidiano di Caltagirone il primo a uscire sarà Nicola Battista che ha maturato i requisiti a maggio, seguito da Gino Giaculli che il 13 novembre compirà i sessantadue anni. |
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