ATT.NE COZZOLINO NELLO
DIRETTORE RESPONSABILE IUSTITIA.IT
Sul numero 33/2012 del periodico online Iustitia.it, da lei
diretto, registrato al Tribunale di Napoli il 25 marzo 1993,
n°4386, appaiono, con forte evidenza e corredate da immagine,
notizie gravemente lesive della mia reputazione.
Nell'articolo non firmato “Siani, un libro a tempo scaduto” si fa
riferimento per quello che mi riguarda a fatti e circostanze
completamente prive di fondamento, traendone deduzioni calunniose
tali da dover determinare smentita ai sensi della legge 47/1948:
1. Il lavoro con il quale ho vinto il Premio Siani edizione
2007 è stato scritto e presentato alla segreteria del
suddetto premio nell'anno 2007. È falso, dunque, che si
tratti come insinuato di «un rimaneggiamento della tesina
ecc.» poiché ho conseguito la laurea nel 2010, ovvero tre (3)
anni dopo.
2. È falso che il lavoro presentato al “Siani” sia «centrato
sulle nuove espressioni della camorra»: tratta esclusivamente
del telelavoro in ambito editoriale e del precariato
giornalistico.
3. L'articolo, facendo esclusivo riferimento all'ultima
edizione del Premio Siani (2012) induce il lettore a ritenere
che un lavoro inedito (cioè non ancora pubblicato) non
sarebbe potuto esser stato accettato dalla giuria. È falso.
Nel bando del Premio Siani edizione 2007, all'articolo 3, è
scritto: «al Premio possono partecipare gli autori di lavori
originali inediti o pubblicati negli anni 2006 e 2007».
4. Il collegamento tra una tornata elettorale per il rinnovo
degli organismi ordinistici e la decisione di attribuirmi un
premio, presa da una giuria composta all'epoca da due
componenti dell'Ordine dei Giornalisti, due dell'Associazione
napoletana della Stampa, due dell'Università Suor Orsola
Benincasa, due dell'Associazione Siani e due del quotidiano “Il Mattino” è gravemente calunniosa, e lesiva della mia
immagine e professionalità in quanto destituita d'ogni
fondamento.
Le chiedo dunque, ai sensi della legge sulla stampa 47/1948 e
successive, di pubblicare tempestivamente e integralmente, senza
tagli o incisi di alcun tipo e con la stessa rilevanza (apertura
del giornale) questa rettifica.
Chiedo altresì di rimuovere integralmente dal sito iustitia.it e
dal suo archivio le notizie calunniose apparse sul mio conto,
riservandomi comunque ogni iniziativa in sede legale e
professionale a tutela della mia onorabilità.
Napoli, lì martedì 25 settembre 2012 |
Ringraziamo Pellegrino per le puntualizzazioni, ma è inutile dilungarsi sui singoli passaggi delle sue quarantuno righe. Il punto dirimente è soltanto uno:
il 24 settembre 2007 l’agenzia Ansa mette in rete un lancio sul premio Siani e indica tra i vincitori non un inedito, ma “il libro sulle nuove espressioni della camorra di Ciro Pellegrino”. E questa è la notizia pubblicata da Iustitia, accompagnata dal take integrale dell’Ansa.
Rimane soltanto una curiosità: dopo cinque anni l’inedito è diventato edito? |