Rai, è operativo da giugno
l'accordo sui precari storici

ANCORA DUE TAPPE, il 20 e il 31 maggio, poi diventerà finalmente operativo l’accordo sui precari storici sottoscritto il 23 febbraio dalla Rai con la Federazione della stampa e con l’Usigrai. In calce all’intesa le firme di Gianfranco Comanducci, direttore risorse umane e organizzazione della Rai, Roberto Natale, segretario dell’Usigrai, e Paolo Serventi Longhi, segretario generale della Fnsi.
Entro il 20 maggio i precari storici devono manifestare la volontà di accettare l’accordo ed entro il 31 maggio chi ha aderito verrà convocato davanti

all’ufficio provinciale del lavoro per sottoscrivere una rinunzia temporanea a intraprendere o a portare avanti azioni legali nei confronti dell’azienda di viale Mazzini.
“Si tratta di una tregua legale, – chiarisce Daniela Tortella, della sede di Bari, che con


Roberto Natale, Massimo Ravel e Daniela Tortella

Daniela Senapa di Pescara e Piergiorgio Severini di Milano, fa parte del coordinamento dei precari delle sedi regionali – che avrà la stessa durata dell’accordo, cioè fino al semestre giugno-dicembre 2009, la stessa durata quadriennale dell’accordo. È una svolta storica perché per la prima volta non soltanto nella storia della Rai, ma di tutte le aziende editoriali, siamo riusciti a fissare un sistema di regole e di garanzie finalizzato alla gestione ordinata del fenomeno precariato”.
L’intesa prevede due bacini geografici: il primo raccoglie i precari che lavorano per le testate nazionali, quindi concentrati su Roma e, per Rai sport, su Milano; il secondo è riservato ai precari delle sedi regionali. All’interno dei bacini ci sono due fasce: cento i giornalisti inseriti in fascia A (settanta per il bacino nazionale, trenta per i regionali), per i quali la Rai si impegna all’assunzione nell’arco dei quattro anni; duecento (centosessanta per le testate nazionali e quaranta per le redazioni regionali) per la fascia B, per i quali c’è l’impegno dell’azienda a contrattualizzarli per almeno otto mesi all’anno e ci sarà via via lo scorrimento nella prima fascia.
“Per i due bacini - aggiunge Daniela Tortella – abbiamo imposto criteri differenziati, perché si tratta di realtà molto diverse. Innanzitutto abbiamo piantato dei paletti per evitare l’atterraggio dei ‘paracadutisti’, quelle presenze


Donadio, Albano, Castellano e Genovese

che arrivavano da Roma nelle sedi regionali appena si liberava una scrivania. Ora c’è il criterio della ‘territorialità’: ognuno resta e lavora a casa sua”.
Tra le sedi regionali la Campania ha la pattuglia di precari

più numerosa con sette presenze. Tre sono in fascia A: Valeria Capezzuto,quarantotto anni, da dieci professionista; Massimo Calenda, quarantadue anni, da tredici professionista; Ettore De Lorenzo, trentanove anni, da dodici professionista. Quattro in fascia B: Cecilia Donadio, quarantasei anni, da tredici professionista; Adriano Albano, trentasette anni, da sette professionista; Gilly Castellano, trentasette anni, da otto professionista; Pellegrino Genovese, quarantuno anni, da quattro professonista.
“Nel mese di giugno – annuncia Massimo Ravel, con Annalisa Angelone e Enrico Deuringer, componente del comitato di redazione della sede di Fuorigrotta – arriverà finalmente l’assunzione della Capezzuto. Per Calenda e De Lorenzo contiamo di tagliare il traguardo entro l’autunno, perché ci sono già vuoti in organico, a cui si aggiungeranno altre due caselle con il pensionamento di Pasquale De Angelis (che compie sessantacinque anni il 23 settembre, ndr) e Eugenio De Bellis (a riposo dal 2 novembre, ndr)”. Ma quale sarà il futuro per chi non è tra i trecento inclusi nelle graduatorie?
“La Rai – risponde Ravel - non ha stilato un terzo elenco per i precarietti, per

lasciare ai direttori la possibilità di scegliere, ma, come cdr, puntiamo a salvaguardare anche i diritti di chi ha già lavoratonella redazione di via Marconi, come Fabrizio Cappella, Carlo Carione e Donatella Cataldi”.
L’impegno a non


Fabrizio Cappella, Carlo Carione e Donatella Cataldi

dimenticare i precari esclusi dalle fasce A e B viene confermato da Daniela Tortella. “I precari con minore anzianità – dice – non firmano alcuna tregua legale con la Rai, ma secondo l'accordo a loro è riservata una priorità per i contratti a termine”.