Direttori
in campo

È IN RETE dal 9 giugno il sito giornalistico IConfronti (www.iconfronti.it), promosso da due direttori attualmente nel limbo: Andrea Manzi, salernitano di Mercato San Severino, cinquantasei anni, da trenta professionista, per anni al Mattino, dall’aprile del ’96 alla guida del quotidiano di Salerno la Città fino alla lettera di licenziamento del novembre 2002, notificata dopo mesi di contrasti con i vertici del Gruppo l’Espresso, editore del giornale; dall’ottobre 2007 vice direttore del Roma fino al marzo del 2011 (anche in questo caso

con rottura e code legali), quando viene nominato segretario della Fondazione Ravello; Gigi Casciello, natali beneventani, quarantanove anni, da ventuno professionista, nel ’94 fondatore e per sei anni direttore del quotidiano di Salerno il Mezzogiorno,


Don Aniello Manganiello e Gian Antonio Stella

che nel ’95 diventa Cronache del Mezzogiorno, con la costola partenopea Cronache di Napoli acquistata nel ’99 da Maurizio Clemente; dall’aprile 2001 al luglio 2002 è direttore del Roma; nell’ottobre 2002 dà vita al Salernitano, quotidiano che guiderà fino alla chiusura nel dicembre 2010.
Secondo la definizione generica e un po’ confusa dei promotori, IConfronti è “un giornale-blog di carattere tematico, non generalista, volto a trattare con la rapidità del quotidiano e l’approfondimento del settimanale alcuni argomenti salienti e attuali di carattere nazionale e locale, aprendo il dibattito ai “confronti”, attraverso le diverse opinioni di vari articolisti su uno stesso tema nonché dei lettori che desiderino intervenire con i propri commenti”. Per avere indicazioni meno vaghe Iustitia ha intervistato Gigi Casciello.
“Andrea Manzi – spiega l’ex direttore del Salernitano – ha registrato un blog e mi ha invitato a collaborare. Per ora non c’è una società, non c’è un capitale, non c’è una redazione; c’è un gruppo di collaboratori (Mario Amelia, Caterina La Bella, Barbara Ruggiero e altri) e un gruppo di intellettuali (per fare qualche nome: Giuseppe Cacciatore, Pino Cantillo, Davide Cerullo, Emilio D’Agostino) che hanno ancora il piacere di scrivere”.


Giuseppe Cacciatore e Emilio D'Agostino

L’iniziativa è quindi una sorta di palestra per tenere in caldo i muscoli alla vigilia delle elezioni politiche che al più tardi si terranno tra meno di un anno e che, come sempre, provocheranno fibrillazioni e iniziative nel mondo dei giornali e delle tv.
“Siamo partiti a bassa

velocità, – continua Casciello – ma abbiamo già registrato attenzione intorno all’iniziativa e numerose riprese da parte dei giornali. Il 23 giugno la denuncia di don Aniello Manganiello (che con Manzi ha firmato il libro “Gesù è più forte della camorra”, ndr) sulle infiltrazioni dei clan nella festa dei Gigli a Nola è stata citata sul Corriere della sera da Gian Antonio Stella che alla vicenda ha dedicato una pagina. Quasi tutte le altre testate invece copiano e basta. Del resto se due giornalisti si mettono insieme e si divertono a dare notizie creano subito scompiglio nei giornali soffocati da comunicati e marchette”.