Spalletti non “si schernisce”

Ancora un giornale che inciampa sulla differenza tra ‘schermirsi’ e ‘schernirsi’. Succede al Mattino, che è recidivo. Una decina di giorni dopo ci era cascato anche il Corriere della Sera.
Arriviamo a oggi. Il 23 maggio a pagina 17, in quello che si presume sia un articolo molto letto in quanto dedicato all’addio dell’allenatore del Napoli, Pino Taormina scrive: “Luciano Spalletti ha ormai rotto gli indugi, non ha più bisogno di perdere tempo, di giocare con le parole, di glissare o di schernirsi”.
Quasi certamente Spalletti si è finora “schermito”, cioè ha cercato di dissimulare, di tenere un profilo basso, di non abbandonarsi a recriminazioni o polemiche. Si è coperto, insomma. Certo non si è preso ferocemente in giro da solo, certo non si è insultato, che è il significato di ‘schernirsi’.
A questo punto appare chiaro che serva un corso di formazione o una circolare interna da mandare ai redattori e collaboratori del Mattino; meglio ancora se il corso lo si organizza in tutti i media, per far conoscere la differenza tra ‘schermirsi’ e ‘schernirsi’.

Marisa Capasso

 
Pino Taormina
Luciano Spalletti