Abusi edilizi
a casa Velardi

LA PRIMA legge di Murphy dice “se qualcosa può andare male lo farà” e per Antonello Velardi, sindaco di Marcianise ed ex numero due del Mattino, pare che siano molte le cose che hanno deciso di andar male. Alle diverse questioni giudiziarie che lo vedono impegnato sul versante lavoristico e penale si è aggiunta ora una vicenda di abusi edilizi. Il 19 ottobre a casa Velardi si sono presentati i vigili urbani per contestare opere abusive realizzate nell’edificio di tre piani dove abita. È del resto acclarato che nell’immobile c’erano stati lavori non autorizzati

perché il giornalista aveva presentato una richiesta di sanatoria poi respinta. Ma gli uffici del comune si erano mossi con grande prudenza, peraltro comprensibile perché l’autore degli abusi era il sindaco.
Sulla vicenda era stato presentato anche un esposto alla procura di Santa Maria Capua Vetere, negli ultimi anni guidata da Maria Antonietta Troncone e ora affidata in reggenza all’aggiunto Carmine Renzulli. E forse l’iniziativa dei vigili di Marcianise scaturisce proprio da un sollecito della procura sammaritana che potrebbe avere chiesto di sapere a che punto fosse la denuncia per gli abusi

Il manifesto dell'associazione 'Vittime di Velardi'

edilizi. Ora Velardi ha davanti due strade: abbatte la mansarda ritenuta abusiva o presenta un ricorso al Tar. La seconda soluzione apre però una questione dai complicati risvolti giuridici che potrebbe costringerlo alle dimissioni perché in giudizio si troverebbero su fronti contrapposti il sindaco e il comune che amministra. Per sciogliere il nodo Velardi ha a disposizione sessanta giorni.
Intanto la notizia dell’intervento dei vigili dell’antiabusivismo a casa del sindaco si è diffusa e l’associazione ‘Vittime di Velardi’ ha affisso un manifesto dal titolo chiaro: “La legge sia uguale per tutti”. E hanno pubblicato due post del Velardi sceriffo quando annunciava entusiasta l’abbattimento di edifici abusivi. Nel primo del 7 giugno 2017 scrive: “È l’alba di un nuovo giorno per Marcianise. Stiamo abbattendo l’abitazione abusiva costruita sul marciapiede, al quintivio del liceo. Era lì da quaranta anni, simbolo dell’illegalità. L’avevamo detto e lo stiamo facendo: non ci saranno più roccheforti. A Marcianise lo Stato c’è”.