Mattino, Longo e
il nodo aspettativa

SCADE IL 28 febbraio l’aspettativa di sei mesi chiesta l’estate scorsa dall’ex capo cronista del Mattino Giampaolo Longo per andare in Rai a guidare i servizi giornalistici della trasmissione‘Insieme sul Due’, in onda dal lunedì al venerdì la mattina, dalle 11 alle 13, sulla seconda rete.
Con la trasmissione di Michele Guardì l’ex capo cronista è impegnato fino a

giugno; è quindi necessaria una proroga. Longo ha chiesto altri sei mesi di aspettativa, ma l’azienda sarebbe orientata a autorizzarne soltanto uno. Se questa dovesse essere la scelta del Mattino, sarebbe per il giornalista una scelta capestro perché lo costringerebbe a


Michele Guardì e Giampaolo Longo

decidere se rientrare al giornale avendo ancora in piedi il contratto con la Rai.
Sono stati intanto rinnovati i contratti a termine di Marco Toriello, Gerardo Ausiello e Antonio Pisani. Il primo, inserito da tempo nel settore Economia diretto da Marco Esposito, aveva un contratto in scadenza il 31 dicembre e ha ottenuto un rinnovo per diciotto mesi. Il secondo lavora in cronaca di Napoli, guidata da Vittorio Del Tufo, ed è stato assunto il primo agosto 2008 con un contratto di sei mesi, in concomitanza con l’uscita di fatto di Longo. Per Ausiello un rinnovo più breve: otto mesi. Contratto invece per soli due mesi, fino al 31 marzo, per Pisani, cronista della redazione di Caserta, il cui responsabile è Gianni Molinari. Per Pisani il mini rinnovo si spiega forse con la decisione dell’azienda di conoscere prima la scelta che farà Longo.
Ed è finalmente ufficiale la destinazione dell’ex responsabile del secondo dorso del Mattino Claudio Scamardella. Uscito dal ciclo produttivo di via


Giuseppe Rossi e Claudio Scamardella

Chiatamone il 21 ottobre e rimasto per più di tre mesi in stand by, dal 2 febbraio è presente con l’incarico di vice direttore nella gerenza di Leggo, il free press del gruppo Caltagirone, una destinazione nota sin da ottobre eppure allora seccamente smentita

dall’interessato. Scamardella lavorerà con il direttore storico di Leggo, Giuseppe Rossi, mentre sono usciti dalla gerenza il vice direttore Giorgio Ursicino, rientrato al Messaggero, e il redattore capo Carlo Fiorini, che invece mantiene il suo incarico.