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Fnsi, Carlo Parisi
segretario aggiunto |
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IL 30 GENNAIO scorso, al congresso della Federazione nazionale della stampa di Chianciano, Carlo Parisi, segretario del Sindacato giornalisti della Calabria, era sceso in campo per contendere la segreteria a Raffaele Lorusso e aveva incassato una sconfitta netta: 70 preferenze a 213.
Dopo otto mesi Parisi ha cambiato idea e ha accettato l'offerta di Lorusso di entrare a far parte della maggioranza; ha così incassato la poltrona di |
segretario aggiunto e va ad affiancare in segreteria Anna Del Freo, vicaria, Paolo Butturini, Alessandra Costante, Daniela Scano e Mattia Motta.
Perché Parisi lascia l’opposizione? Inutile leggere il profluvio di dichiarazioni che inneggiano all’unità perché restano ancora fuori dalla maggioranza l'Assostampa siciliana e la componente milanese che fa riferimento a Daniela Stigliano, senza contare i mal di pancia di alcuni sindacalisti |
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Giuseppe Giulietti |
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di Stampa romana, l’associazione guidata fino allo scorso febbraio da Paolo Butturini che tre mesi fa era stato il primo a candidarsi alla presidenza della Fnsi dopo la scomparsa a luglio di Santo Della Volpe eletto con larga maggioranza a Chianciano.
E proprio la poltrona di presidente della Federazione e, soprattutto, le elezioni della prossima primavera per i vertici dell’Inpgi sono i veri obiettivi delle manovre in corso oramai da due mesi. Lorusso è convinto che, anche con il contributo di Parisi, vincerà le ultime opposizioni e riuscirà a portare alla presidenza Giuseppe Giulietti, uno dei pochissimi candidati di larga riconoscibilità e certificata qualità professionale, che potrebbe irrobustire la sua gracile leadership. Intanto gli altri aspiranti (tra questi i giornalisti Rai Giorgio Santelli del Lazio e Carlo Verna della Campania) o i candidati messi in campo durante le riunioni a ripetizione tenute in queste settimane (tra |
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Paolo Butturini |
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gli altri, c'è chi ha proposto l’ex inviato del Corriere della sera Andrea Purgatori) aspettano di vedere l’evoluzione dei giochi.
A chiudere un’ultima considerazione. Parisi sarà anche un abile manovratore ed è l’indiscusso conducator delle truppe calabresi (nel novembre del 2014 è stato confermato al vertice del Sindacato regionale con 643 preferenze su 653 votanti, e sarebbe interessante conoscere i nomi dei dieci, coraggiosi, ‘ribelli’), ma |
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una Federazione che affianca oggi un segretario generale aggiunto ai sette consiglieri nazionali calabresi eletti a Chianciano (la terza delegazione dopo la Lombardia e il Lazio, nonostante una rete editoriale che definire esile è un eufemismo) dà la conferma di un sindacato che è sempre più distante dal lavoro e dai problemi di chi fa informazione. |
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