Congresso Fnsi: eletti
Lorusso e Della Volpe

A CHIANCIANO Topo Gigio non ce l’ha fatta: ha raccolto un solo voto; e alla segreteria è stato eletto il barese di Conversano Raffaele Lorusso che ha ottenuto 213 preferenze (il 70 per cento) su 303 votanti. Ha provato a contrastarlo il reggino Carlo Parisi che si è fermato a 70 voti, il 23 per cento; ci sono state poi 12 schede bianche, 4 nulle, 2 schede per il segretario uscente

Franco Siddi e una a testa per Carla Bruni e per Topo Gigio.
Quarantasette anni compiuti a dicembre, da quindici professionista, dal 2000 redattore della sede di Bari di Repubblica e dal 2012 presidente dell’Associazione stampa pugliese e membro della

Michele Albanese e Carlo Parisi

giunta Fnsi in sostituzione del dimissionario Enrico Ferri, Lorusso è stato la scelta vincente delle piccole associazioni regionali che, grazie all'assenza di candidati forti delle regioni leader (Lazio e Lombardia), sono riuscite a coagulare il consenso su un nome sconosciuto alla gran parte dei delegati.
Tra i king maker di Lorusso le voci del congresso indicano Andrea Camporese, presidente dell’Inpgi e giornalista della sede Rai di Venezia in aspettativa, attualmente indagato a Milano per truffa aggravata nell’ambito delle indagini sulla bancarotta Sopaf. Da alcuni la regia di Camporese viene spiegata con motivazioni ‘politiche’: le scelte della Fnsi dal 2009 in avanti sugli stati di crisi con il via libera a molte centinaia di prepensionamenti hanno creato una voragine nei conti dell’Inpgi; da qui la necessità di avere alla guida della Fnsi una persona più attenta ai riflessi previdenziali delle scelte sindacali. Più maliziosa la seconda lettura: tra un anno si vota per il rinnovo dei vertici Inpgi e Camporese conclude il suo secondo e ultimo mandato. Ma se riuscisse a venire fuori indenne, si è sempre proclamato innocente, dalle indagini Sopaf, potrebbe essere tentato da un terzo mandato che richiede però una modifica

Andrea Camporese (*) e Giuseppe Giulietti

dello statuto possibile soltanto con l’appoggio convinto della Fnsi.
Eletti il segretario e il consiglio nazionale a Chianciano si è passati al voto per il presidente della Federazione della stampa. È circolato il nome di Giuseppe Giulietti, a lungo leader carismatico

dell’Usigrai, promotore in anni lontani del Gruppo di Fiesole e più di recente dell’associazione Articolo 21, dal 1994 al 2013 deputato, ma poi Giulietti stesso ha preferito tirarsi fuori da giochi e veti. E così è stato eletto, con 79 voti, Santo Della Volpe, volto storico del Tg3, socio fondatore di Articolo 21 e direttore di Libera Informazione, mentre 29 preferenze ha ottenuto Michele Albanese, reggino di Cinquefrondi, corrispondente dalla piana di Gioia Tauro del Quotidiano del Sud, che dallo scorso luglio vive sotto scorta per le minacce dei clan di Rizziconi.
Nella piccola storia della Federazione della stampa Chianciano verrà ricordato come il congresso con diciannove regioni, perché la ventesima, la Campania, è stata radiata nel marzo scorso e in oltre dieci mesi i vertici uscenti (Siddi segretario e Giovanni Rossi presidente) non si sono dannati per colmare il vuoto. Si sono invece limitati a invitare come ospiti, regalando una camera d’albergo e un pasto caldo, il segretario dell’Sgc (Sindacato giornalisti campani) Armando Borriello, il numero uno del Mug (Movimento unitario giornalisti) Domenico Falco, che ha preferito rimanere a Napoli, Laura

Viggiano, dal 2011 componente della commissione lavoro autonomo della Fnsi e a Chianciano presente nello staff dell’ufficio stampa, il delegato regionale Inpgi Enzo Colimoro, che ha prudentemente declinato l’invito, e per la Casagit Marisa La Penna.

Roberta De Maddi e Laura Viggiano

Hanno partecipato ai lavori, a proprie spese, anche due esponenti dell’Sgc: il segretario Claudio Silvestri e la consigliera Roberta De Maddi.
La Campania non c’era e non se ne è accorto nessuno, o quasi. Guido Besana, giornalista Mediaset e membro della giunta federale uscente, è stato il primo firmatario di una mozione approvata all’unanimità che impegna il nuovo consiglio nazionale previsto entro febbraio a risolvere il nodo Napoli federando uno dei sindacati che hanno chiesto il riconoscimento.


(*) Da www.editoria.tv.it