Una lettera
sorprendente

Il 29 luglio il direttore di Iustitia ha ricevuto dallo studio dell’avvocato Massimo Di Lauro questa lettera.


Il contenuto della lettera è davvero sorprendente perché fa riferimento a una mail (pubblicata da Iustitia il 13 luglio), che definiva “la lettera mandata da Giusy Franzese a Marco Esposito del cdr e a tutti i redattori” del Mattino “una testimonianza interessante, documentata, onesta e, anche, coraggiosa”.
Proprio per questi motivi, in gran parte condivisi dal direttore di Iustitia, ne è stata decisa la pubblicazione, mentre sono state cestinate numerose altre mail arrivate a Iustitia scritte nei giorni che hanno preceduto il voto sull’accordo per lo stato di crisi firmato al ministero del Lavoro da una parte del cdr (con Esposito, Pietro Treccagnoli, Nicola Battista e, “per presa d’atto”, Antonio Troise).
Dunque una lettera “coraggiosa”, sulla quale forse Giusy Franzese ha avuto un ripensamento e non è qui importante approfondire le eventuali cause. Non è però esatto quanto scrivono i suoi legali che parlano di una missiva “confidenziale  e riservata” inviata al “dott. Marco Esposito”.
Le mail sulla situazione incandescente creatasi al Mattino a fine giugno giravano ad alta velocità sui computer della redazione: in tanti volevano intervenire per far conoscere ai redattori il loro pensiero. Giusy Franzese non costituiva un’eccezione ed era pienamente consapevole della asprezza delle sue critiche, peraltro documentate. Nella mail inviata a fine giugno la giornalista, a una decine di righe dalla conclusione, scriveva: “Caro Marco, come tu e tutti gli altri che leggerete questa mail potrete chiaramente capire – data la mia posizione – so che mi sto esponendo anche un po’ troppo. E proprio data questa posizione, che per anni sono stata zitta anche di fronte a una serie di vessazioni a cui sono stata sottoposta”.

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