Corsera: parte Torino
e Napoli si riorganizza

SIN DAL PRIMO numero del Corriere Torino Urbano Cairo, presidente e socio di maggioranza della Rizzoli Corriere della Sera, patron dell’emittente La7, proprietario del Torino e tanto altro ancora, è stato chiaro. Nel giorno dell’esordio, il 24 novembre, al centro della copertina c’è una grande foto di Andrea Belotti con un’intervista al centravanti del Toro e della nazionale e vengono schierate alcune delle firme di prestigio del quotidiano: Massimo Gramellini, editorialista Corsera e direttore mancato della Stampa, Gabriele Ferraris e due ‘storici’ big del giornalismo sportivo come Gian

Paolo Ormezzano e Mario Sconcerti.
Non sono mancate le punture, ovattate secondo lo stile piemontese, alla Stampa, quotidiano finora leader incontrastato del Piemonte. Lo slogan “Scusate il ritardo” in fondo serve a ricordare che se il Corriere sbarca soltanto oggi a Torino, avendo da anni dorsi regionali al nord, al centro e nel Mezzogiorno, lo si deve alla barriera alzata dagli Agnelli e dalla Fiat contro qualsiasi ingresso nel regno

Massimo Gramellini

sabaudo. E anche il numero uno della nuova avventura, Umberto La Rocca, intervistato dall’emittente piemontese Rete Sette, dichiara: “arriviamo a Torino con grande umiltà ma anche con la consapevolezza di essere il più grande giornale italiano e vogliamo dire la nostra in una città che ha bisogno di un po’ di pepe nel mondo della stampa e dell’informazione”.
Se Torino parte, Napoli si riorganizza. Il Corriere del Mezzogiorno, diretto da Enzo D’Errico, ha perso due unità importanti della redazione partenopea: il numero due Carmine Festa e il responsabile dell'on line Alessandro Chetta, passati a Torino con un distacco di un anno rinnovabile per un secondo, prima di essere eventualmente assunti al Corsera. I due ‘torinesi’ vanno ad aggiungersi ad altri due distaccati Cormezz passati al Corriere della Sera: Angelo Lomonaco a Milano, Gianluca Abate a Roma.
Quando nel luglio scorso da Milano chiesero a D’Errico di sondare la disponibilità di qualche giornalista di Napoli e di Bari a trasferirsi a Torino si fecero avanti in sei: da vico San Nicola alla Dogana, oltre a Festa e Chetta, il redattore capo centrale Paolo Grassi e Mirella Armiero e da Bari Bepi Castellaneta e Adriana Logroscino. Grassi è stato anche convocato a Torino, poi per ragioni personali ha deciso di rinunciare al trasferimento.

Gabriele Ferraris e Mario Sconcerti

Nel mese di settembre, quando sembrava certa anche la partenza di Grassi, D’Errico si è guardato intorno per rimpolpare una gerenza svuotata e avrebbe voluto puntare sul cronista del Corsera con base Napoli Fulvio Bufi che nonostante il pressing

serrato arrivato anche da via Solferino ha deciso di rimanere al Corrierone.
Dal primo dicembre dovrebbe partire la riorganizzazione del Cormezz Napoli a distanza di appena dieci mesi dal riassetto varato dal direttore nello scorso febbraio. In gerenza, accanto al direttore e al redattore capo centrale, dal 3 novembre c’è il vice redattore capo Vincenzo Esposito. Completano il desk del primo piano (pagine 2 e 3, a volte anche 4 e 5) i vice redattori capo Monica Scozzafava e Roberto Russo. Le istituzioni, Comune e Regione con le loro partecipate, sono seguite da due capi servizi: Paolo Cuozzo per palazzo San Giacomo e il neo promosso Angelo Agrippa per palazzo Santa Lucia. Il fronte della politica con i partiti viene completato dal redattore esperto Simona Brandolini. Il desk della cronaca viene affidato ai vice capi servizi Piero Rossano, dallo scorso febbraio in distacco da Bari, e Patrizio
Mannu
, che cureranno anche il collegamento con il web, con la redattrice esperta Titti Beneduce addetta alla giudiziaria. Il desk della cultura è curato dal vice capo servizio Mirella Armiero con Natascia Festa alla scrittura, agli spettacoli il vice caposervizio Vanni Fondi, Paolo Grassi, insieme al vice capo servizio Salvatore Avitabile si occupa dell’economia e realizza l’inserto del lunedì, allo sport c'è Monica Scozzafava, affiancata dai collaboratori Donato Martucci e Ciro Troise.
Novità sono in arrivo all’edizione on line con l’abolizione delle pagine ‘inutili’ di Caserta e Salerno e due sole home page, una per Napoli e l’altra per Bari, mentre la fattura dell’edizione per la Sicilia passerà dalla Campania alla Puglia. Il coordinatore del web è Felice Naddeo che lavora con Chiara Marasca e

Luca Marconi e utilizzerà il contributo di tutti redattori con pezzi firmati o con la citazione della fonte, mentre continuerà a occuparsi dei social media la collaboratrice Valeria Catalano, che probabilmente seguirà il settore anche per il Corriere Torino.

Fulvio Bufi e Vincenzo Esposito

Con l’uscita di Festa e Chetta la redazione di Napoli passa da ventitre a ventuno unità, direttore escluso, ma non sono previste assunzioni; del resto Torino, che è targata Rcs mentre Napoli viene pubblicata dalla controllata Editoriale del Mezzogiorno, ha La Rocca e tredici giornalisti. Se però dovessero aprirsi degli spiragli ci sono già tre collaboratori collaudati in pole position: Fabio Postiglione, Fabrizio Geremicca e Walter Medolla.