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Vertici Ordine nazionale,
débâcle per l'opposizione |
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I GRUPPI DI opposizione all'attuale
governo di Fnsi, Ordine, Inpgi e Casagit, espresso dalle correnti
di Autonomia e solidarietà (guidata dal segretario della Fnsi
Paolo Serventi Longhi e dal coordinatore della componente Roberto
Seghetti) e Giornalisti uniti di Lorenzo Del Boca e Franco
Siddi, sono arrivati baldanzosi al voto per il rinnovo dei consigli
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nazionale e regionale
dell'Ordine dei giornalisti. Avevano infatti tre buoni motivi
per essere ottimisti: il risultato apprezzabile ottenuto nello
scorso novembre alle elezioni per l'Inpgi; l'insoddisfazione
diffusa in una categoria in progressiva perdita di identità
e di peso politico;
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Lorenzo Del Boca e Vittorio Roidi |
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un voto, quello per l'Ordine, tradizionalmente
meno politicizzato e più esposto a dinamiche di amicizia e
clientela. Insomma sembrava possibile per la composita coalizione
costruita lungo l'asse Milano-Roma-Napoli ribaltare la sconfitta di
misura incassata tre anni fa quando il tandem in carica formato dal
presidente Mario Petrina e dal segretario Gianni Ambrosino
era stato sostituito da Lorenzo Del Boca e Vittorio Roidi.
E proprio Ambrosino non nascondeva ambizioni da presidente.
Le urne però hanno fornito responsi di tutt'altro segno, con
Autonomia e Giornalisti uniti che hanno raccolto oltre il 70 per cento
dei consensi e l'ex presidente Petrina che non è riuscito neanche
ad arrivare al consiglio nazionale. Un risultato così netto
ha vanificato qualsiasi possibilità di trattative e di pressioni
sui consiglieri, che pure in altre occasioni avevano avuto successo.
Le opposizioni si sono perciò limitate a piccole operazioni
di disturbo come costringere al secondo turno il candidato della maggioranza
alla vice presidenza, il pubblicista napoletano Domenico Falco,
o far vincere a |

Davide Colombo, Domenico Falco
e Michele Urbano |
Roidi, su
Del Boca, la gara per il maggior numero di preferenze.
Al termine delle votazioni effettuate il 22 giugno è
stato confermato il vertice uscente con un'unica variazione:
l'incarico di tesoriere retto nell'ultimo triennio dal milanese
di Cerignola Michele |
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Urbano, non rieletto al consiglio
nazionale, passa al milanese di Legnano Davide Colombo, capo
servizio alla tv del Sole 24Ore.
Al comitato esecutivo conferma per i pubblicisti Alberto Fumi
e Stefano Gallizzi e per i professionisti Michelangelo Bellinetti
e Francesco De Vito, mentre al posto di Gianfranco Ricci
è stato eletto Claudio Santini.
E veniamo al dettaglio delle votazioni. Il presidente è stato
eletto al primo tentativo: votanti 125, bianche 29 e nessuna nulla,
con il quorum a 77 voti; Lorenzo Del Boca ha ottenuto 90 preferenze,
seguito da Augusto Ditel con due e, con una, da Maria Chiara
Aulisio, Michelangelo Bellinetti, Enzo Iacopino e Vittorio
Roidi.
Rapida anche l'elezione del segretario: votanti 123, bianche 24 e
nessuna nulla, con il quorum a 65 voti; Vittorio Roidi ha incassato
95 voti, mentre una preferenza è andata a Marco Politi
e Norma Rangeri e ai pubblicisti Franco Po e Domenico
Tedeschi.
Nessun problema per la scelta del tesoriere: votanti 123, 20 bianche
e due nulle, con il quorum a 65; Davide Colombo ha riportato 70 preferenze,
poi Sergio Borsi con nove, Maria Chiara Aulisio sei, il pubblicista
Ugo Armati quattro, i pubblicisti Giacomo Clemenzi,
Franco Po e Attilio Raimondi due, seguiti, con un voto, dal
pubblicista Stefano Gallizzi e da Giuseppe |
Gulletta, Giuseppe
Morello, Federico Oppelli, Marco Politi e Domenico
Tedeschi.
Più contrastata l'elezione di Domenico Falco alla vice
presidenza, per legge riservata ai pubblicisti dal momento che
tradizionalmente la presidenza è appannaggio
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Gianni Ambrosino, Paolo Serventi Longhi
e Franco Siddi |
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dei giornalisti professionisti. Nel primo
turno i votanti sono stati 125, con nove bianche, due nulle e il quorum
fissato a 77 preferenze. Falco ha raccolto 75 voti, Gianni Campi
34, Cosimo Bruno due, mentre una preferenza hanno riportato
Enrico Paissan, Pasquale Salerno e Luigi Scaglione.
Nel secondo turno i votanti sono stati 125, con otto bianche, una
nulla e il quorum fissato a 65. Falco ha ottenuto 78 preferenze, Campi
33, mentre un voto hanno raccolto Albero Fumi, Stefano Gallizzi, Enrico
Paissan, Maurizio Pizzuto e Sabina Zotti.
In chiusura il voto per l'elezione dei tre professionisti e dei due
pubblicisti che fanno parte del comitato esecutivo. Alla prima tornata
i votanti sono stati 123, con due schede bianche, due nulle e il quorum
a 65. Per i professionisti sono stati eletti due uscenti: Francesco
De Vito, che ha ottenuto 70 preferenze, e Michelangelo Bellinetti
con 69. Hanno riportato voti Claudio Santini (63), Gianni De Felice
(25) e Giuseppe Gulletta (7), Maria Chiara Aulisio, Nicola Graziani
e Giuseppe Morello (6), Enzo Iacopino (3), Mitia Chiarin, Sergio
Fantini, Antonio Sasso e Stefano Sieni (2).
Conferme anche tra i pubblicisti.Al primo tentativo hanno centrato
il quorum |

Francesco De Vito, Enzo Iacopino
e Roberto Seghetti |
Stefano Gallizzi,
che ha incassato 83 preferenze, e Alberto Fumi, che ne ha ottenuto
esattamente 65. Gli altri voti sono andati a Giacomo Clemenzi
(34), seguito da Pierluigi Boroni, Gianni Campi, Patrizio
Mulas e Luigi Scaglione con due preferenze. |
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Al nuovo turno per eleggere il terzo professionista
da inserire nel comitato esecutivo i votanti sono stati 96, con quattro
bianche e nessuna nulla. È risultato eletto Claudio Santini
con 73 preferenze; hanno ottenuto voti Gianni De Felice (7), Sergio
Borsi (5), Claudio Alò (2). A chiudere Ida Baldi,
Sergio Fantini, Giuseppe Gulletta, Rosario Ocera e Federico
Oppelli con un voto. |
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