|
 |
Il Napoli dà copie
gratis ai condomìni
|
 |
A SEI MESI dal debutto, il Napoli, il quotidiano della catena E Polis, inventata nell’ottobre del 2004 dall’editore sardo Nicola (Niki) Grauso, rilancia l’offensiva nella capitale del Mezzogiorno. La nuova frontiera del più innovativo tra gli imprenditori italiani della carta stampata sono i condomìni.
L’iniziativa è partita tre mesi fa in via sperimentale a Milano e a Roma, da maggio si sta testando Napoli e verrà poi estesa a tutte le quindici edizioni (con Sardegna Sud e Sardegna Nord, ci sono Bergamo, Bologna, Brescia,
|
Firenze, Mestre, Milano, Napoli, Padova, Roma, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza): nei palazzi con portiere i distributori consegnano alle otto le copie del giornale ai condomìni che ne hanno fatto richiesta.
Per i giornali in edicola la consegna fino alla porta di
|

Antonio Catricalà e Nicola Grauso |
|
casa dei lettori rischia di aggiungere altri, notevoli danni a quelli già creati dal dilagare dei quotidiani free press, che a Napoli distribuiscono oltre duecentomila copie al giorno, tra City, Leggo, Il Napoli e Seracittà, il giornale della sera mini tabloid da sedici pagine senza gerenza, realizzato e diretto dall’ex sindaco di Capri Costantino Federico.
Dagli editori tradizionali non è finora arrivata nessuna risposta adeguata a un attacco che rischia di essere devastante, ma soltanto piccoli ostruzionismi rapidamente travolti dall’onda delle copie gratutite. Il successo più recente degli imprenditori della free press è la vittoria incassata sul delicato fronte della certificazione delle copie tirate e distribuite, snodo decisivo per aggredire con successo la torta pubblicitaria.
Il 17 maggio l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm), presieduta da Antonio Catricalà, ha concluso una lunga indagine, avviata nel settembre del 2005, sulla decisione dell’associazione Ads, accertamenti diffusione stampa, di non ammettere la free press ai propri sistemi di
|

Antonio e Gianni Cipriani
|
rilevazione. Sulla base del lavoro del relatore Giorgio Guazzaloca, ex sindaco di Bologna, l’Agcm ha varato un ponderoso provvedimento con il quale stabilisce che l’Ads “ha posto in essere un’intesa restrittiva della concorrenza, rifiutandosi di ammettere i quotidiani
|
|
gratuiti alla certificazione della tiratura e della distribuzione nei propri sistemi di rilevazione. Si tratta di un comportamento che ha determinato un’alterazione al libero gioco della concorrenza nel mercato della raccolta pubblicitaria a mezzo stampa”. Ha perciò condannato l’Ads a pagare multa di ottomila euro.
Per le quindici edizioni, guidate dalla redazione centrale di Cagliari dal tandem di direzione (i fratelli Antonio e, vice, Gianni Cipriani), affiancati dai redattori capo Alessandro Ledda, centrale, e Daniela Amenta, E Polis dichiara una diffusione quotidiana media certificata di 651mila copie, di cui 55mila su Napoli, che dispone oggi di un desk rafforzato: con il capo servizio Antonio Montanaro, che segue anche le pagine di Milano e Firenze, lavorano Davide Certosino e Viviana Devoto. Per Grauso però il fronte decisivo per vincere la sfida del quotidiano nazionale policentrico è la pubblicità e su questo punto sono stati concentrati gli sforzi degli ultimi mesi. Il 2 maggio è stata varata per la raccolta nazionale e locale la concessionaria |
fatta in casa Epm (E Polis Media), che subentra alla Publikompass, ancora operativa in via transitoria sulle inserzioni locali. La Epm, una spa con capitale sociale di mezzo milione di euro, ha la sede legale a Roma, la sede amministrativa a Cagliari e la direzione generale a |

Daniela Amenta e Alessandro Ledda |
|
Milano. Il direttore generale è Alberto Bovo, arrivato dalla Rusconi-Hachette pubblicità, mentre i direttori delle strutture commerciali nazionali sono per l’area Milano-Lombardia Massimiliano Zioni e per l’area Roma-Lazio Kean Cherkat.
|
 |
|