Elezioni Fnsi senza dibattito

Caro direttore, cari amici di Iustitia, forse da voi riuscirò a capire il motivo per cui per la elezione dei delegati al congresso della Fnsi a Riccione è stata presentata una sola lista. Non ho perso la voglia di fare, e farmi, domande, ma ho ricevuto solo una serie di “Boh”. Ci deve essere una strategia così fine, da non essere alla fine compresa, e comprensibile. Da sempre, quando c’è un appuntamento elettorale della nostra categoria, ci si raggruppa per schieramenti, è in fondo il sale della democrazia, della partecipazione: una lista di qua - vogliamo definirla progressista (di sinistra non si usa più) -, e l’altra conservatrice, moderata, animate entrambe dalle migliori intenzioni programmatiche, spesso disattese poi nei fatti, nei comportamenti individuali. E di gruppo, quando c'è.
Naturalmente, auguri e complimenti ai colleghi eletti, penso e spero che potranno fare un buon lavoro a Riccione: ma non ci poteva essere un dibattito, un confronto prima di votare, e parteciparvi con maggiore cognizione e partecipazione?
Altra anomalia, i pensionati: lo sono anch’io, e siamo tutti eleggibili. Ma qualcuno si è premurato di contattare le disponibilità dei colleghi che volevano sottoporsi al giudizio dei votanti? Silenzio assoluto, mancanza di incontri, di dibattiti, perfino di telefonate, di informazioni, in una categoria – quella dell’informazione – che deve vivere di questo scambio, di notizie, di pareri, di conoscenza dei fatti. Oppure mi sbaglio? È cambiato qualcosa, e non me ne sono accorto? Naturalmente, anche in questo caso auguri e complimenti ai due eletti (Ermanno Corsi e Francesco Marolda, ndr), ci mancherebbe.
Ecco, mi piacerebbe che Iustitia raccontasse e analizzasse quel che è successo, e rispondesse alle questioni che ho posto. Augurandovi buon lavoro, vi saluto con lo spirito di sempre

Pasquale Esposito

 
Pasquale Esposito