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Orfeo taglia
Bei e Sannino
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A TRE SETTIMANE dall’insediamento e dopo avere incassato sulla fiducia un consenso bulgaro (227 voti a favore, 19 astenuti e soltanto cinque contrari) il direttore Mario Orfeo ha cominciato a mettere mano alla ‘sua’ Repubblica. È partito dalla cabina di comando, la squadra dei vice direttori modificata con un ordine di servizio e operativa dal 28 ottobre: quattro conferme (Carlo Bonini in carica dal 2020, Emanuele Farneti ad personam, il capo dell’economia Walter Galbiati, l’art
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director Angelo Rinaldi); due nuovi (Stefania Aloia e Stefano Cappellini); due tagli (Francesco Bei e Conchita Sannino).
Quello di Stefania Aloia è un ritorno: nel settembre |
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Stefano Cappellini e Bernando Valli |
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dell’anno scorso aveva lasciato la vice direzione di Repubblica per diventare la numero uno del Secolo XIX di Genova, che poi Gedi ha venduto all’armatore Gianluigi Aponte, natali a Sant’Agnello, in costiera sorrentina, e residenza e sede societaria a Ginevra. Il 29 settembre scorso c’è stato il passaggio ufficiale tra la Gedi e la società di Aponte e Aloia è rientrata a Repubblica, come del resto sono rientrati nel gruppo Repubblica tutti i direttori dei quotidiani venduti negli ultimi anni da Gedi, con l’eccezione di Alberto Faustini che è rimasto al timone dell’Alto Adige di Bolzano.
Fa il suo esordio tra i vice direttori Stefano Cappellini, già capo del servizio politico, poi editorialista e inviato, buon amico del direttore che è stato testimone alle sue nozze con la giornalista Rai Monica Giandotti.
I ‘tagliati’ sono Francesco Bei, assegnato alla redazione Interni che torna alla scrittura, e Conchita Sannino, nominata il 16 ottobre del 2023 dal direttore Maurizio Molinari, che avrà la responsabilità della giudiziaria.
Con la gerenza del 29 ottobre viene anche ufficializzato il doppio incarico di Orfeo: direttore responsabile e direttore editoriale, con la delega ai rapporti con la redazione prima affidata a Bonini.
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Francesco Bei e Conchita Sannino |
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Da segnalare infine che Orfeo ha messo a segno un buon colpo di immagine: ha ripreso a scrivere su Repubblica il numero uno degli inviati italiani, Bernando Valli, 94 anni compiuti ad aprile e residenza a |
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Parigi, che dopo oltre quarant’anni aveva interrotto nel settembre del 2020 la collaborazione con Repubblica perché, scrive il sito Professione Reporter che ha dato la notizia del ritorno, “Molinari chiese di modificare l’attacco di un suo pezzo su Israele in senso più favorevole al governo Netanyahu”. |
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