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Alla Città ritirati
i 7 licenziamenti |
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SONO STATE NECESSARIE oltre cinque ore di trattative, interrotte soltanto da brevi riunioni separate delle parti, per siglare un accordo sul futuro del quotidiano salernitano la Città. È un buon accordo? Conosceremo la risposta tra un paio di mesi quando andranno a regime le novità introdotte dalle quattro pagine dell’intesa annunciata ai lettori con un comunicato pubblicato dalla Città il 26 maggio. Intanto sono arrivati due risultati importanti: è stata ritirata la procedura per i licenziamenti collettivi che prevedeva il taglio di sette giornalisti, su un organico di tredici; non si farà ricorso ad ammortizzatori sociali come la solidarietà o la cassa integrazione. |
Prima di esaminare i passaggi principali dell’intesa vediamo i dodici che erano seduti intorno al tavolo della redazione di piazza Sant’Agostino.
Per le Edizioni Salernitane che pubblicano il giornale erano in campo Donato Di Canto, titolare del 30 per cento della srl, il direttore amministrativo Giuseppe Carriero, ex Giornale, Roma, E Polis, su delega dell’amministratore della società Rosario Emanuele Alfano, e il consulente del |
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Luigi Amati |
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lavoro Lorenzo La Duca; per i giornalisti il comitato di redazione (Luigi Amati, Gianni Giannattasio, Enrico Scapaticci), la Federazione della stampa con il segretario Raffaele Lorusso e l’avvocato Ottavia Antoniazzi e il Sindacato unitario dei giornalisti campani con il segretario Claudio Silvestri e il consigliere nazionale Gerardo Ausiello; per i poligrafici il delegato aziendale Alberto Santoriello e il coordinatore provinciale della Fistel Cisl di Salerno Antonio Abagnara.
Passiamo ai dettagli dell’intesa che dovrebbe essere operativa dal primo giugno, ma è facile prevedere un breve slittamento. I giornalisti accettano il taglio della retribuzione delle giornate domenicali e festive che non saranno più al 180 per cento ma verranno pagate al 55 per cento con la possibilità per il redattore di usufruire di un giorno di riposo in più durante la settimana o caricarlo in una banca ore, nella quale confluiranno anche gli straordinari, con due opzioni: un utilizzo differito o la monetizzazione dopo diciotto mesi. E per il funzionamento della banca ore è prevista una verifica semestrale tra azienda e cdr, che può essere anticipata su richiesta di una delle parti. Le pagine |
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Gianni Giannattasio |
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nazionali, fino a maggio coperte
dalla Finegil, saranno prodotte dalla redazione, mentre vengono portati all'esterno e affidati a un service due settori centrali del quotidiano, lo sport e il giornale on line che saranno comunque sotto il controllo del direttore e dei giornalisti da lui delegati. Sulla carta tutto facile, in realtà bisognerà preparare con cura il coordinamento. E qui entra in campo il direttore Andrea Manzi che nel giro di quindici giorni deve definire |
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l’organizzazione dei settori e la gestione dei rapporti con il service per il quale nell’accordo sono stati fissati due paletti con richiami al contratto di lavoro (l’articolo 42 e l’allegato M) per evitare che diventi una redazione parallela.
Vediamo allora il misterioso service. Il nome è Afn, Associazione forze nascenti, e la sede attuale è a Capaccio Paestum, quaranta chilometri a sud di Salerno; i nomi sicuri dell’organico provengono dal quotidiano di Castellammare Metropolis: Luigi Capasso, che dal luglio 2014 fino allo scorso dicembre ha firmato il giornale come direttore, e due giornalisti della redazione di Salerno, il responsabile Alfredo Boccia, che vive a Capaccio, e il praticante Domenico Gramazio. E i tre il 4 aprile hanno firmato nella sede del sindacato una conciliazione per chiudere il contenzioso con Metropolis. Per ora Afn confeziona per la Città soltanto la pagina degli appuntamenti e dell’oroscopo, ma venerdì due giugno incontreranno Carriero per definire compiti e compenso da pagare a fattura; è probabile perciò che prima del 12 giugno non saranno in condizione di essere operativi.
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