Albamonte al Disciplina

Il 16 gennaio il pubblicista Stefano Albamonte è stato ascoltato per “presunte violazioni dei doveri del giornalista” dal terzo collegio del Consiglio di disciplina della Campania, composto dal presidente Daniela Faiella, dal segretario Francesco Licastro e dal consigliere relatore Gennaro Carotenuto. Albamonte ha anche depositato una memoria difensiva di una quindicina di pagine. Il prossimo appuntamento è fissato per il 24 febbraio quando è convocata una riunione plenaria del Consiglio di disciplina che dovrà decidere se andare avanti o presentare le dimissioni vista la decisione del ministro della Giustizia Carlo Nordio di commissariare l’Ordine dei giornalisti della Campania.
Quando si parla di accelerare i tempi della giustizia evidentemente si parla anche di attività satelliti come il rispetto della deontologia nel mondo dell’informazione. Per avere un’idea è sufficiente guardare i tempi del Consiglio di disciplina dell’Ordine campano presieduto da Diana Miraglia in merito all’esposto contro Albamonte: presentazione nell’aprile del 2022; protocollo due mesi dopo, il 28 giugno; convocazione del giornalista il 24 novembre; prima audizione il 16 gennaio.
Ripercorriamo rapidamente l’intera vicenda. Il 16 aprile del 2022 cinque giornalisti professionisti (Renato Valerio Cavallo, Gianmaria Roberti, Giancarlo Maria Palombi, Antonio Scolamiero e Giuseppe Porzio) indirizzano un esposto all’Ordine regionale, al Consiglio di disciplina e anche a rappresentanti delle istituzioni come il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi per segnalare le violazioni deontologiche e i comportamenti non ortodossi di Albamonte, dal 2016 iscritto all’albo dei pubblicisti.
Uno dei firmatari spiegò a Iustitia: “L’esposto si muove lungo due direttrici. Albamonte si presenta come giornalista inviando richieste di accredito alla Procura generale o a Palazzo San Giacomo ma non è noto dove pubblica. Abbiamo certificato che non ha una società, non ha una partita iva, non ha una testata giornalistica regolarmente registrata in tribunale. La seconda direttrice è la sua attività sui social, in particolare su Twitter. Non a caso dal marzo 2022 è stato sospeso in modo permanente dal social per avere violato le regole dello stesso contro abusi e molestie”. Senza contare altri episodi come il compleanno festeggiato da Albamonte nella sala giunta di Palazzo San Giacomo alla presenza del sindaco, duramente criticato sulle pagine del Mattino dal cronista comunale Luigi Roano.

Martin Beck

 
Stefano Albamonte
Daniela Faiella
Gennaro Carotenuto
Giuseppe Porzio
Gaetano Manfredi