I giudici del reclamo
ribocciano il Garantista

NUOVO ROUND giudiziario e nuova sconfitta per la compagine del quotidiano Il Garantista, guidato sul fronte editoriale dal direttore Piero Sansonetti e sul versante imprenditoriale dal presidente degli industriali di Reggio Calabria Andrea Cuzzocrea che il 4 luglio, con una decisione unilaterale, hanno deciso di sospendere la pubblicazione dell’inserto campano di sedici pagine realizzate dalla squadra del sito on line Retenews24 diretta da Gianfrancesco Raiano. A metà luglio gli editori di Retenews24 Bruno e Massimiliano Pinci, difesi dall’avvocato Rosa Di Caprio, hanno presentato un ricorso d’urgenza, ex articolo 700, alla magistratura per chiedere il rispetto

del contratto e la ripresa delle pubblicazioni dell’edizione campana, richiesta accolta dal giudice del tribunale civile di Napoli Giovanna Ascione. I dirigenti delle Edizioni il Garantista srl, con amministratore unico Francesco Berna, e della Cooperativa giornalisti

Andrea Cuzzocrea e Bruno Pinci

indipendenti, che confeziona il quotidiano ed è guidata dal redattore capo Franco Insardà, hanno ignorato l’ordinanza e hanno presentato, con l’assistenza dell’avvocato Salvino Galluzzo, reclamo al tribunale di Napoli.
La controversia è stata affidata alla XII sezione civile presieduta da Sergio Gallo con giudici a latere Giovanni Scotto di Carlo e la relatrice Anna Maria Pezzullo. E il collegio, con provvedimento del 15 ottobre e motivazioni depositate il 3 novembre, ha confermato in pieno la decisione della Ascione. “Nel caso di specie – scrive la relatrice – sussiste il ‘fumus boni iuris’ alla luce delle condizioni di cui al contratto in atti sottoscritto e non disconosciuto dalle parti reclamanti (Garantista srl e Cooperativa giornalisti, ndr)”. E c’è anche il ‘periculum in mora’ che, spiega il giudice Pezzullo, “non si risolve in termini puramente economici, ma ha profili anche non patrimoniali conseguenti al danno all’immagine, allo sviamento della clientela, difficilmente quantificabile nel giudizio di merito. L’improvvisa e non giustificata sospensione della pubblicazione destinata a un numero indeterminato di lettori è senza dubbio fonte di

Carlo Porcaro e Piero Sansonetti

danno per l’immagine e la reputazione della società reclamata (Retenews24, ndr)”. Per questi motivi i giudici hanno rigettato il reclamo e condannato il Garantista srl e la Cooperativa dei giornalisti a pagare le spese legali.
Che succede ora? Gli

editori di Retenews24, con una pec (posta certificata) indirizzata all’avvocato Galluzzo, hanno comunicato l’esito del reclamo chiedendo la ripresa delle pubblicazioni entro cinque giorni o un confronto per trovare un accordo. Da Roma però non è arrivata nessun segnale e da Napoli si accingono a mandare in tipografia un numero completo dell’inserto campano per tornare in edicola.
Se continuerà la linea del silenzio, - annuncia Raiano – partiranno due azioni legali: una civile per la quantificazione dei danni e una penale per la mancata ottemperanza alle decisioni della magistratura”.
Ci sono infine da registrare due novità alla redazione di Retenews24: nei primi giorni di ottobre si sono dimessi il cronista Carlo Porcaro e il praticante Pietro Bonito Oliva assunti da Omni, un’agenzia romana che ad agosto ha vinto un bando della Regione Campania.