Vincenzo e Pasquale

Terremoto in casa Avellino e Salernitana e all’Adn Kronos si fanno prendere la mano: Pasquale Casillo (forse lo confondono con Vincenzo buonanima?) nel primo lancio (titolo e sesto rigo) diventa addirittura un “boss della camorra”.
La prima notizia, delle 11,44 del 25 luglio, è firmata da Antonella Sinopoli; una prima correzione del tiro arriva alle 14,31, con un lancio scritto da Carmine Spadafora, un collaboratore che da tifoso si sigla 'Iam', 'Inter amore mio'; la rettifica nella redazione romana (sigla Rre) va in rete alle 15,45.

CALCIO: SEQUESTRATE DA GDF SOCIETÀ AVELLINO E SALERNITANA = FACEVANO CAPO A BOSS DELLA CAMORRA PASQUALE CASILLO
Napoli, 25 lug. (Adnkronos) - I finanzieri del Gico del Nucleo regionale della polizia tributaria della Campania della Guardia di finanza hanno sequestrato quattro società tra cui la società calcistica "U. S. Avellino spa" e il 50% della "Salernitana Sport spa". Accurate indagini hanno infatti consentito di accertare che le due società calcistiche facevano capo al boss della camorra Pasquale Casillo, noto imprenditore, imputato per associazione per delinquere di stampo camorristico. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale del riesame di Salerno.
Le indagini scaturite dalla denuncia-querela sporta da Aniello Aliberti su presunte attività estortici nei suoi confronti da parte di Pasquale Casillo, hanno consentito di ricostruire i passaggi di proprietà delle società calcistiche. Gli uomini del Gico di Napoli hanno scoperto, dunque, che l'intera proprietà dell'Avellino e il 50% della Salernitana erano state fittiziamente intestate ad Aniello Aliberti per eludere la legislazione antimafia. (segue) (Sia/Pe/Adnkronos) 25-LUG-05 11:44

CALCIO: SEQUESTRATE DA GDF SOCIETÀ AVELLINO E SALERNITANA
(Adnkronos) - Pasquale Casillo non è mai stato un boss della camorra come affermato precedentemente. L'imprenditore, originario di San Giuseppe Vesuviano, in passato presidente del Foggia del tecnico Zeman, secondo gli investigatori del Gico del Nucleo regionale di polizia tributaria della Campania, avrebbe intestato fittiziamente ad Aniello Aliberti, suo concittadino, presidente della Salernitana Calcio il 50% delle quote societarie.Tutto ciò allo scopo di eludere la legislazione antimafia, essendo la società ritenuta dagli inquirenti "di fatto nella disponibilità di Casillo".
(Iam/Zn/Adnkronos) 25-LUG-05 14:31

CALCIO: SEQUESTRATE DA GDF SOCIETÀ AVELLINO E 50% SALERNITANA = (VERSIONE CORRETTA, SOSTITUISCE LANCIO ORE 11.44)
Napoli, 25 lug. - (Adnkronos) - I finanzieri del Gico del Nucleo regionale della polizia tributaria della Campania della Guardia di Finanza hanno eseguito il sequestro preventivo di quattro società tra cui la società calcistica "U.S. Avellino spa" e il 50% della "Salernitana Sport spa".
La misura cautelare, riferisce il Gico in una nota, giunge al termine di lunghe indagini avviate nel 2002 dalla procura della repubblica di Nola. E successivamente coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno, a seguito della denuncia querela sporta da Aniello Aliberti, in relazione a presunte attività estorsive, poste in essere a suo danno da Pasquale Casillo, noto imprenditore già imputato per associazione per delinquere di stampo camorristico. E che avrebbe intestato le società ad Aliberti, presidente della Salernitana, al fine di eludere la legislazione antimafia relativa alle misure di prevenzione a lui applicate.
La complessiva attività investigativa svolta dal Gico di Napoli, che si è basata sulla ricostruzione capillare dei "passaggi proprietà delle società calcistiche e che è stata corroborata dagli esiti delle intercettazioni telefoniche eseguite nei confronti dei protagonisti della vicenda", nonché dall'esecuzioni di perquisizioni effettuate presso il domicilio degli indagati e le sedi delle società calcistiche, ha permesso di definire il ruolo di Casillo nelle società calcistiche, di accertare la fittizia intestazione ad Aliberti di quote ed azioni di società 'schermo'. E ancora, ha permesso di accertare l'avvenuto pagamento da parte di Aliberti di circa 9 miliardi delle vecchie lire in favore di Casillo.
Le indagini del Gico e della Dda, si sono concluse con la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Pasquale Casillo, Aniello Aliberti, Anna Maria Ambrosio (moglie di Casillo), Emilio Ragosta (nipote di Casillo) e Francesco Del Mese. E' stato invece condannato, con patteggiamento, a un anno di reclusione, Stefano Monachesi.
(Rre/Opr/Adnkronos) 25-LUG-05 15:45

 
 
Carmine Spadafora
Pasquale Casillo
Vincenzo Casillo
Aniello Aliberti
Zdenek Zeman
Francesco Del Mese