Sul Corecom decide
il Consiglio di Stato

SUBITO DOPO PASQUA il Consiglio di Stato deciderà se mandare a casa i nove componenti del Corecom eletti dal consiglio regionale della Campania il 13 gennaio scorso (il presidente Lino Zaccaria, Donato Affinito, Elisabetta Diletto, Sandro Feola, Francesco Ferraro, Andrea Palumbo, Ilaria Perrelli, Emanuela Romano e Gianni Russo).
L’azzeramento del Corecom, il Comitato regionale per le comunicazioni, è stato deciso dai giudici della prima sezione del Tribunale amministrativo della

Campania (presidente Antonio Guida, consiglieri Paolo Corciulo e l’estensore Fabio Donadono), che ha accolto il ricorso di otto dei nove componenti del precedente organismo (il presidente Gianni Festa, il vice Enzo Todaro, Brunella Cimadomo,


Gianni Festa e Lino Zaccaria

Francesco D’Ippolito, Pietro Funaro, Giuseppe Giordano, Vincenzo Marino Cerrato, Giovanni Scala), assistiti dall’avvocato Orazio Abbamonte. L’uscente che non ha sottoscritto il ricorso è stato Gianni Russo, perché a gennaio, cambiando casacca politica, è stato eletto tra gli entranti.
“Il Tar – chiarisce il professore Abbamonte – ha ritenuto che il Corecom non può essere sottoposto a una procedura di spoil system in quanto è un organo di garanzia. Quindi i componenti del Comitato regionale per le comunicazioni eletti nel novembre 2008 tornano in carica e lo saranno per l’intera consiliatura, così come previsto dalla norma regionale”.
Ma i nuovi lasceranno la poltroncina Corecom? Una risposta non ufficiale arriva dalle stanze di giunta e consiglio regionale: “il 28 marzo è stata depositata la sentenza del Tar e il 30 Gianni Festa l’ha notificata a tutti. Anche il presidente Caldoro, che ha firmato i decreti di nomina dei componenti Corecom, ha ricevuto la notifica della sentenza e con l’avvocatura ha avviato subito l’iter per il ricorso al Consiglio di Stato con richiesta di sospensiva. Intanto il comitato è nella pienezza delle sue funzioni per evitare la creazione di un vuoto istituzionale in un momento particolarmente delicato come l’avvio della campagna elettorale. E Zaccaria è anche passato dal presidente del consiglio regionale Paolo Romano, che lo ha invitato ad andare avanti”.  Ma,


Pietro Funaro, Ilaria Perrelli, Emanuela Romano, Enzo Todaro

nella disfida tra i due redattori capo in pensione del Mattino, se il sessantaquattrenne Zaccaria, con natali nella catanzarese Gasperina, ha l’appoggio dei vertici regionali, il settantenne irpino Festa può giovarsi del sostegno

del professore Abbamonte. “La sentenza del Tar – dice - è esecutiva e quindi il presidente della giunta regionale avrebbe dovuto immediatamente reintegrare il precedente Corecom. Non l’ha ancora fatto e se non interviene una sospensiva del Consiglio di Stato si potrebbe aprire un problema di legittimità per gli atti che il nuovo organismo sta ora mettendo in essere”.