Digit, da Porro
a De Martino

NELLA PRIMAVERA DEL 2010 Pino De Martino è stato una presenza fissa dello staff stampa che ha lavorato alla vittoriosa campagna elettorale di Stefano Caldoro, con il quale divide la gerenza di SocialistaLab, l’organo on line del Nuovo Psi, di cui Caldoro è direttore politico e De Martino direttore responsabile, mentre risultano redattori Gaetano Amatruda e Fiorella Anzano, i due giovani giornalisti che lavorano all’ufficio stampa del presidente

della giunta campana.
A febbraio il rapporto tra i direttori di SocialistaLab si sono rafforzati con la nomina di De Martino alla direzione della testata di Digit Campania che è la nuova denominazione di Campania Digitale, una delle tante società partecipate della Regione,


Gaetano Amatruda e Fiorella Anzano

nata nel 2002 e diretta fino all’autunno scorso da Stefano Porro, per anni capo ufficio stampa di Bassolino, passato a ottobre alla corte di Paolo Romani, come coordinatore dello staff stampa del ministro delle Comunicazioni. Con una delibera approvata dalla giunta regionale nello scorso dicembre Digit non è più una srl ma è diventata una società consortile a responsabilità limitata interamente a capitale pubblico (100mila euro) e ha sede a Fuorigrotta, a palazzo Pico, non lontano dagli uffici della Rai.
Napoletano, cinquantacinque anni, da diciannove professionista, da un anno tesoriere dell’Ordine campano (e revisore dei conti nella consiliatura precedente), De Martino è stato dal gennaio 2006 consulente di Maurizio Clemente, “editore di fatto” di Cronache di Napoli e Corriere di Caserta per poi esordire nella gerenza dei due quotidiani, diretti da Domenico Palmiero, nell’ottobre 2007 come direttore editoriale, incarico da cui si è dimesso a fine gennaio per passare a Digit Campania. Ma che fa Digit Campania?
La mission è la comunicazione istituzionale e la produzione è organizzata in due macroaree: “il dipartimento per la comunicazione istituzionale e il dipartimento per l’innovazione tecnologica e la pubblica amministrazione digitale”. Da marzo una legge regionale attribuisce alla Digit anche il potere di


Domenico Palmiero e Stefano Porro

"esprimere pareri tecnici, obbligatori e non vincolanti, sugli schemi di contratti stipulati dall’amministrazione regionale della Campania, nonché dagli enti, agenzie e società regionali, concernenti l’acquisizione di beni e servizi relativi ai sistemi informativi

automatizzati e sistemi web”. Compiti vasti e vaghi affidati a un organico che, secondo il sito, è formato da tredici persone; tra queste l’amministratore Stefano Torda, il direttore De Martino e un redattore, Antonio Mango.
Quanti sono i giornalisti di Digit a via Terracina? Che contratto hanno?
Le risposte che arrivano sono incomplete. La redazione sarebbe composta da sei elementi: con De Martino, lavorerebbero tre professionisti (Silvana Iannaccone, Antonio Mango e Fabio Relino) e due pubblicisti (Daniela Riccardi  e Umberto Russo). Non ci sono invece notizie sugli importi e sulla durata dei contratti; De Martino avrebbe invece un contratto di un anno con retribuzione da redattore capo.