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Per 6 ore Gigi D'Alessio
'coinvolto' in un omicidio |
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IL PRIMO LUGLIO, con due colpi nell’arco di quaranta minuti, viene lanciata la notizia che il cantante Gigi D’Alessio ha partecipato con Luigi Giuliano a un incontro per decidere un omicidio, notizia che conquista velocemente posizioni di rilievo sulle home page dei principali giornali nazionali on line, a cominciare da Corriere della sera e Repubblica.
Il colpo iniziale arriva alle 14,20 dal corrieredelmezzogiorno.it con un servizio |
firmato dalla cronista di giudiziaria Titti Beneduce; alle 15,01 scende in campo l’Ansa che mette in rete da Napoli un take intitolato “Pentito, chiesero omicidio in presenza di D’Alessio”, siglato YBY-TOR (la collaboratrice Beneduce e il capo servizio aggiunto Franco
Tortora). “Secondo il boss pentito Luigi Giuliano, - scrive l'Ansa - suo |

Erminia (detta Celeste) e Luigi Giuliano |
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cognato Giuseppe Roberti, alla presenza del cantante Gigi D'Alessio, gli chiese di aiutarlo ad uccidere Nicola Gatti, l'uomo 'punito' per una relazione con le figlie dello stesso Roberti e di Erminia Celeste
Giuliano”.
Con calma si mette in moto Letizia D’Amato, che cura l'ufficio stampa di D’Alessio: fa sapere al Cormezz e all'Ansa che la notizia è infondata e che c’è stata una lettura errata dell’ordinanza di custodia cautelare che ha portato all’arresto di tre persone con l'accusa di omicidio premeditato. Il Cormezz on line raddrizza il tiro; i responsabili di Ansa Napoli, cinque ore dopo il primo lancio, mettono in rete la rettifica affidata al cronista di giudiziaria Enzo La Penna. “Gigi D'Alessio - scrive La Penna - non era presente al colloquio durante il quale fu chiesto al boss Luigi Giuliano di partecipare all'omicidio del 18enne Nicola Gatti. La testimonianza del cantante, sollecitata dallo stesso Giuliano, avrebbe potuto infatti riguardare la sola frequentazione di D'Alessio del locale dove sarebbe avvenuto il colloquio. È quanto si evince dalla lettura
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Franco Tortora e Mario Zaccaria
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dell'ordinanza di custodia cautelare in cui è riportato la deposizione del pentito Giuliano”.
Arrivano notizie di iniziative giudiziarie, si avviano trattative per rimediare all’errore. Il primo risultato è un terzo lancio, in rete alle 20,59; lo firma il responsabile della redazione di Napoli Mario Zaccaria, che ammette l’errore in maniera chiara. “La ricostruzione |
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fatta dall'Ansa – scrive Zaccaria - e relativa a una ipotetica presenza di Gigi D'Alessio al colloquio in cui si sarebbe parlato dell'uccisione di un giovane non risponde alla verità. Il cantante come si evince dalla lettura degli atti dell'inchiesta, non ha infatti partecipato all'incontro tra l'ex boss Luigi Giuliano e il cognato di quest'ultimo Giuseppe Roberti”.
Resta da vedere come il giorno successivo i principali quotidiani hanno raccontato ai propri lettori un pomeriggio convulso con al centro un omicidio particolarmente efferato e un Luigi Giuliano loquace persino sulla vita affettiva dei componenti del suo clan.
Il Roma apre a tutta pagina la prima e in seconda pagina dedica alla vicenda sei articoli di Fabio Postiglione (uno firmato, quattro siglati e l’ultimo, chissà perché, anonimo). La vicenda D’Alessio viene liquidata in poche righe nel box d’apertura e non ci sono foto del cantante, ma Postiglione annuncia che: “l’artista ha già dato mandato ai propri legali per tutelare la sua immagine in merito alle dichiarazione del collaboratore di giustizia (Luigi Giuliano, ndr)”. Anche sul Cormezz, nel Primo piano a pagina 4, non ci sono foto di D’Alessio, al quale Titti Benduce dedica poche righe: “Giuliano ha invitato gli investigatori a convocare D’Alessio (ovviamente del tutto estraneo all’inchiesta e comunque non presente al colloquio dove si parlò |
del delitto) in qualità di testimone”. Repubblica Napoli riesce addirittura a non citare il cantante tirato in ballo da Luigi Giuliano: mini richiamo in prima e articolo di Irene De Arcangelis collocato a pagina 12.
L’unico quotidiano che affronta in maniera completa |

Giuseppe Crimaldi, Fabio Postiglione e Federico Vacalebre |
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l’omicidio terribile di Nicola Gatti è il Mattino: titolo a centro pagina in prima e per intero la seconda e la terza pagina di cronaca aperte da uno “sfogo” di Gigi D’Alessio (“Io presente a quell’incontro? Non ho parole”), con mega foto del cantante, e sette tra articoli e box firmati da Giuseppe Crimaldi e Federico Vacalebre.
Letti i giornali, rimane un dubbio: perché l’ex re di Forcella, per datare l’omicidio, va a ripescare a uso dei magistrati i suoi rapporti con il “primo D’Alessio”, peraltro già noti agli investigatori e persino ai fan del cantante, rapporti del tutto ininfluenti rispetto alle indagini? |
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