A distanza di nove mesi dal suo insediamento il direttore del Mattino Francesco De Core ha ufficializzato con un ordine di servizio la riorganizzazione del giornale con decorrenza lunedì 6 marzo. La situazione si è sbloccata con l’avvio dei sette prepensionamenti fissati con l’accordo tra l’azienda e il comitato di redazione siglato il 3 maggio scorso. Dal primo marzo hanno lasciato il giornale ...

L’assemblea dei giornalisti della Campania si svolgerà a Napoli, all’hotel Majestic, il 23 marzo alle 10,30. La notizia è stata pubblicata sul sito dell’Ordine e inviata a tutti gli iscritti con la pec, la posta elettronica ...

incendio forse per vendetta. In cinque righe di sommario e 41 di testo c’è soltanto un nome, Giosuè Rosacroce, ma è l’autore del pezzo. Non è più giornalismo, siamo di fronte a narrativa pura.
La scelta piace e trova subito degli imitatori. Nel tg delle 14 del 20 gennaio Luigi Carbone firma un servizio su “Truffa ristori: due indagati”. Siamo ancora a Ischia dove due amministratori di società alberghiere hanno utilizzato in

maniera fraudolenta i fondi pubblici ricevuti per pagare fornitori e dipendenti durante la grave crisi del Covid per comprare una quota di un terzo albergo. Anche in questo caso nel minuto e mezzo del racconto non ci sono i nomi degli indagati e tanto meno degli alberghi o del comune in cui si trovano; Carbone ci fa conoscere soltanto Antonio Giglio, il capitano della Guardia di finanza di Ischia che ha collaborato alle indagini.

A Ischia si cercano nuove strade per il giornalismo. Basta con la vecchia regola delle cinque ‘w’ (chi, che cosa, quando, dove, perché). I lettori vogliono testi scorrevoli e accattivanti.
Il 7 gennaio il quotidiano Il Golfo, diretto da Gaetano Ferrandino, pubblica un articolo intitolato “Il giallo di Barano”. C’è il lungo racconto di una storia complicata con un tentativo di suicidio, una storia extraconiugale, un