Raffaele Del Noce va giù,
in ascesa Massimo Garzilli

SONO IN ASCENSORE i due manager di vertice dell’Edime: sale il direttore amministrativo del Mattino Massimo Garzilli; è in discesa il capo del personale Raffaele Del Noce.
Nell’aprile del 2001 Del Noce era stato spedito dall’editore Francesco Gaetano Caltagirone nei suoi possedimenti più lontani, a Lecce, con l’incarico di presidente dell’Alfa Editoriale, la società che edita il Quotidiano di

Puglia (ex Quotidiano di Lecce, Brindisi e Taranto). Prendeva il posto di Valter Santangelo, passato al quotidiano salernitano La Città del Gruppo L’Espresso; rimanevano invece al loro posto nel consiglio d’amministrazione Azzurra Caltagirone e Jacopo Benedetto Signorile, figlio dell’ex ministro socialista Claudio e titolare del 30 per cento dell’alfa


Raffaele Del Noce e Massimo Garzilli

Editoriale. I due rampolli hanno conservato l’incarico nel nuovo cda, di cui fa parte anche Mario Delfini, mentre la presidenza è stata affidata a Mario Lupo, ex Vianini e persona di fiducia dell’editore.
Del Noce aveva il compito di preparare l’allargamento territoriale del giornale, a partire dallo sbarco a Bari, ma prima c’era da mettere ordine in un’azienda impegnata in un durissimo braccio di ferro sindacale iniziato nel giugno del ’98 con il licenziamento di otto redattori: Roberto Guido, Paolo Melchiorre, Marcello Tarricone, che facevano parte del consiglio direttivo dell’Assostampa pugliese, Antonio Attino, Vito Luperto, Massimo Melillo, Marcello Orlandini e Franco Sinisi. Una vertenza non ancora conclusa che è costata a Caltagirone danni seri in termini di immagine e un pesante salasso economico. Nelle aule dei tribunali pugliesi i redattori hanno incassato una serie di vittorie; tra queste, anche una condanna di Caltagirone per condotta antisindacale. E anche il varo dell’edizione di Bari si è rivelato fallimentare: la redazione è stata aperta il 27 novembre 2001 e chiusa dopo quattordici mesi, il 28 gennaio 2003.
Ma nel suo bacino storico il Quotidiano, dal luglio ’99 diretto da Giancarlo Minicucci, ha mantenuto e consolidato la leadership e nello scorso giugno Del Noce aveva annunciato nuove iniziative. Non ha avuto però il tempo di


Boris Biancheri e Luca Cordero di Montezemolo

portarle avanti perché il 13 luglio è scomparso dalla gerenza del giornale. Perché?
All’origine delle frizioni con la proprietà, secondo le voci di via Chiatamone, ci sarebbe stata la richiesta del manager di una poltrona in sede Fieg, in vista del rinnovo delle cariche fissato per luglio. Ma Caltagirone ha invece deciso di confermare al governo

della Federazione editori, per il suo gruppo, la terna uscente. L’editore, in rappresentanza del Messaggero, ha conservato il suo posto nella categoria quotidiani a diffusione nazionale. Azzurra Caltagirone, prima, come Quotidiano di Puglia, membro della categoria giornali provinciali, ha compiuto un grande balzo in avanti: come Mattino, è diventata presidente dei quotidiani a diffusione regionale e, soprattutto, ha conquistato una delle due poltrone di vice presidente della Fieg (l’altra è andata a Roberto Briglia della Mondadori), guidata da Boris Biancheri, che è subentrato a Luca Cordero di Montezemolo. Infine Garzilli è passato dalla categoria quotidiani regionali a quella dei provinciali e non rappresenta più il Mattino, ma il Quotidiano di Puglia.
Sul cambio al vertice dell’Alfa Editoriale nessuna versione ufficiale. Il responsabile dell’ufficio stampa della Caltagirone Editore dice di non saperne niente, Del Noce si limita a un articolato ‘no comment’. “Le esperienze si cominciano, – dichiara Del Noce – si portano avanti, raccogliendo i successi che si possono raccogliere, e si chiudono”.
Mentre Del Noce stava per andare via da Lecce, Garzilli sbarcava ad Ancona. Dal 22 giugno è il nuovo presidente della Società Editrice Adriatica, la spa con un capitale sociale di 102mila euro che edita il Corriere Adriatico,

quotidiano capozona nelle Marche con una diffusione dichiarata di 29mila copie, dal dicembre 2001 diretto da Pierpaolo Traini.
Il Corriere Adriatico è la conquista più recente di Caltagirone che l’ha rilevato dal patron della Roma Calcio Franco Sensi alla ricerca di liquidità. L’operazione realizzata attraverso la Sigma, la società che pubblica Leggo, il quotidiano


Antonio Attino e Roberto Guido

gratuito del gruppo, è costata 24 milioni e 82mila euro (vedi la relazione semestrale 2004 della Caltagirone Editore).
Con l’arrivo di Garzilli è stato interamente azzerato il vecchio consiglio d’amministrazione. Del nuovo fanno parte, con il presidente, tre presenze abituali dei cda del gruppo: Azzurra Caltagirone, Mario Delfini e Albino Majore.