Documentario Rai
sull'omicidio Siani

SARÀ PRONTO A gennaio il documentario della Rai sull’omicidio del giornalista Giancarlo Siani, realizzato nell’ambito del programma ‘La storia siamo noi’, trasmissione di punta di Rai Educational, la direzione guidata da Giovanni Minoli.
Da quando, nel settembre del 2002, Minoli ha preso il posto di Renato Parascandalo, il programma ha cambiato taglio: da talk show sulla storia è diventato un documentario su un singolo fatto o un unico personaggio, con

filmati, ricostruzioni e interviste. La formula ha finora incontrato il gradimento del pubblico, con dati di ascolto che segnano un trend positivo. Su Rai Tre dal lunedì al venerdì, nella fascia dalle 8 alle 9, si è passati dal 2,71 per cento del 2001-2002 al 4,10 (con ‘La storia siamo noi’) del 2002-2003, fino al 4,57 del 2003-2004. E in redazione ci sono toni trionfalistici


Giovanni Minoli e Renato Parascandalo

per la mole del lavoro realizzato. “La quantità delle ore prodotte per ‘La storia siamo noi’ – osservano - rivela che abbiamo serializzato la storia, mettendo in piedi la più grande fabbrica europea di prodotti televisivi di approfondimento. La serialità che ‘La storia siamo noi’ ha determinato rappresenta un fatto ancora più rilevante se si considera che ogni puntata costituisce un numero unico, con un costo medio di 15 mila euro l’ora. Nessuna televisione europea, neppure tematica (ad esempio History Channel) produce la stessa quantità di ore”.
Con Minoli lavora al programma uno staff formato da Piero Corsini, Massimiliano De Santis, Daniela Ghezzi, Marco Melega e Myrta Merlino. La realizzazione della puntata su Giancarlo Siani è stata affidata alla società Janus; tra i soci della srl il giornalista Gian Luigi De Stefano, che del programma sarà autore e regista. Natali napoletani, romano da sempre, quarant’anni da compiere tra poco, da dieci pubblicista, De Stefano è stato conduttore per la 7 del programma ‘Omnibus’ e per ‘La storia siamo noi’ ha firmato, tra le altre, la puntata intitolata ‘Sabato nero’, dedicata alla deportazione di oltre mille ebrei romani effettuata dai nazisti il 16 ottobre del ’43.
“Prima dell’estate – dice – ho parlato con Paolo Siani, il fratello di Giancarlo. . Ora stiamo completando la fase della ricerca e documentazione. Il nostro


Gian Luigi De Stefano e Paolo Siani

obiettivo è raccontare la storia di una persona innamorata del suo lavoro, che non si accontentava di ciò che gli veniva detto; andava a scavare dietro le verità ufficiali, nonostante fosse un precario che ogni giorno doveva conquistare e difendere i suoi spazi professionali. Abbiamo in lavorazione anche Carlo Alberto Dalla Chiesa e Paolo Borsellino, che con

Giancarlo hanno un filo comune. Sono persone che in maniera consapevole hanno deciso di percorrere la loro strada pur sapendo, o almeno intuendo, che alla fine della strada avrebbero incontrato un muro. E mi chiedo: perché?”