Flash e flashback

Latinorum. Il 5 maggio dalle pagine del Corriere del Mezzogiorno parte un duro attacco a Luigi De Magistris per la nomina del commercialista Felice Marinelli ad amministratore delegato di Napoli sociale.
Lo firma il commercialista Umberto De Gregorio, “responsabile Forum partecipate e risorse finanziarie del Pd” ed editorialista di Repubblica Napoli. “Marinelli – scrive De Gregorio – è persona perbene che stimo, ma il sindaco di Napoli dovrebbe però spiegarci con quale logica e con quale criterio sceglie i suoi consulenti e nomina  gli amministratori delle società partecipate. Qual è il filo che lega un liberista di destra come Marinelli alla rivoluzione arancione? Cosa aveva Marinelli nel suo curricula rispetto ad altri professionisti di sensibilità politica più vicina al centro sinistra?”
Nell’inviare la sua biografia al sindaco, forse Marinelli si sarà limitato a scrivere ‘curriculum’.

 

III assise. I quotidiani napoletani il 3 maggio danno la notizia della sentenza per l’omicidio di Attilio Romanò: ergastolo per Mario Buono, uno degli esecutori, e per il mandante Marco Di Lauro; assoluzione per Cosimo Di Lauro.
Però tutti i cronisti (per il Mattino Leandro Del Gaudio, che ha una questione personale con la III assise ma mette in pagina il servizio più completo, Fabio Postiglione per il Roma, mentre sono saggiamente anonimi gli articoli di Repubblica Napoli e del Cormezz) sbagliano la formazione: scrivono che la sentenza della terza assise è firmata dal presidente Carlo Spagna e dal giudice a latere Salvatore Dovere, mentre il magistrato accanto a Spagna era Luigi Buono.  

 

Sportività. La sera della vittoria della Juve con il Cagliari e dell’Inter con il Milan il supertifoso del Napoli Antonello Perillo, neo redattore capo della Rai per “volere” del direttore generale Lorenza Lei, ha postato su Facebook il suo commento: “sarà antipatico e avrà pure il parrucchino, ma Conte ha vinto lo scudetto”.  

 

Insalatiera. L'insalatiera è la coppa d’argento assegnata alla nazionale di tennis che vince la Coppa Davis. E questa è la conclusione del servizio di Rino Genovese sul torneo di tennis in Villa comunale mandato in onda al telegiornale delle 19,30 del 29 aprile: “il torneo è “la dimostrazione, ha precisato il presidente del Tennis club Napoli Luca Serra, che la città è in grado di ospitare grandi eventi, anche la Coppa Davis”. Un’idea che sta prendendo sempre più corpo ed è sempre meno remota, dunque, la possibilità che una delle prossime insalatiere possa essere consegnata a Napoli”.
Dando per acquisito che Genovese non conosce il pianista Michele Campanella, ma sa cosa è l’insalatiera, rimane l’ipotesi di un  ottimismo sfrenato perché l’Italia disputerà a settembre il match per non retrocedere tra le nazionali della serie B del tennis e ha vinto una sola volta l’insalatiera: nel 1976 a Santiago del Cile.    


(*) Da www.agopress.info
 
Felice Marinelli
Umberto De Gregorio
Cosimo Di Lauro
Salvatore Dovere
Antonello Perillo
Lorenza Lei (*)
Antonio Conte
Rino Genovese
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