Caltagirone, movimenti
ai vertici dei quotidiani

ALL’ORIZZONTE ci sono spostamenti ai vertici dei quotidiani del Gruppo Caltagirone, ma partiamo dalle notizie certe. Lascia Roma con destinazione Ancona uno dei vice direttori del Messaggero, Giancarlo Laurenzi. A fine marzo assumerà la guida del Corriere Adriatico sostituendo Paolo Traini, sessantadue anni, marchigiano di San Benedetto del Tronto, che lo dirige dal dicembre del 2001 quando il quotidiano era di proprietà di Franco Sensi e

dichiarava (dati Ads relativi al 2002) una tiratura di 27.562 copie e una diffusione di 21.286.
Romano, cinquantuno anni a maggio, da ventiquattro professionista, dieci anni al
Tempo
, capo dello sport e poi vice direttore alla Stampa, dall’aprile del 2010 direttore di Leggo, il free press del Gruppo Caltagirone, dal settembre 2012

Luigi Contu

vice direttore del Messaggero con Mario Orfeo direttore, Laurenzi risulta ancora in organico a via del Tritone, ma sta lavorando al piano di rilancio del Corriere Adriatico. Il giornale marchigiano oggi vende 11.132, stando ai dati Ads relativi al gennaio 2016, con una tiratura media di 16.253 ed è diventata la quinta testata del gruppo, superata, seppur di poco, dal Nuovo Quotidiano di Puglia diretto da Claudio Scamardella.
L’uscita di Laurenzi libera una poltrona di vice direttore. In teoria il direttore Virman Cusenza potrebbe andare avanti con i due vice in carica, Osvaldo De Paolini e Stefano Regolini, ma è probabile che chiederà di avere un terzo vice. E in testa alla lista c’è il numero due del Mattino Federico Monga con il quale ha lavorato per due anni e mezzo a via Chiatamone e il cui nome ha già fatto alcuni mesi fa al comitato di redazione del Messaggero.
Sistemati i vice, passiamo ai numeri uno, anche se alla vigilia della campagna elettorale per scegliere i sindaci di Roma e di Napoli qualsiasi spostamento potrebbe essere rinviato a giugno.
Il punto di avvio di un eventuale ballo dei direttori partirebbe da via della Dataria, sede dell’Ansa, perché il direttore Luigi Contu viene indicato come la scelta preferita di Mario Calabresi, dal 15 gennaio direttore di Repubblica, per coprire la vice direzione destinata a seguire la politica. In

Beppe Smorto

attesa, eventuale, di Contu Calabresi ha già modificato la squadra dei vice direttori: il 16 febbraio è uscito dalla gerenza Gregorio Botta, sessantatre anni ad aprile, ed è entrato Gianluca Di Feo, romano, classe 1967, che ricopriva lo stesso incarico all’Espresso e che coordinerà approfondimenti e inchieste; il primo marzo ha fatto il

suo esordio in gerenza il sesto vice direttore, Beppe Smorto, con il compito di integrare le piattaforme cartacea e web. Completano la squadra di vertice di Repubblica Angelo Aquaro, Fabio Bogo (direttore del settimanale Affari & Finanza), Dario Cresto-Dina e l’art director Angelo Rinaldi.
Torniamo a Contu: se dovesse approdare a Repubblica al vertice dell’Ansa potrebbe arrivare dal Messaggero Cusenza che verrebbe sostituito dal numero uno del Mattino Alessandro Barbano. Rimarrebbe da coprire la casella del direttore del Mattino per la quale è lunga la lista degli aspiranti.