Il giudice decide se
ascoltare De Giovanni

NEI PROSSIMI GIORNI il giudice del tribunale civile di Napoli Caterina Di Martino dovrà sciogliere la riserva e decidere sulle istanze presentate dalle parti nel processo che vede da una parte Pietro Valente, patron della casa editrice CentoAutori, e dall’altra lo scrittore Maurizio De Giovanni e la Mondadori.
Il giudizio nasce da una denuncia di Valente che accusa De Giovanni e la Rizzoli libri (che nell’aprile del 2016 è diventata una controllata della Mondadori) di violazione del copyright per avere pubblicato quattro racconti sul Calcio Napoli già comprati ed editi dalla CentoAutori.

Nell’udienza dell’undici giugno il giudice Di Martino ha fatto il suo esordio ereditando il fascicolo da Roberto Rustichelli che il 6 maggio si è insediato alla presidenza dell’Antitrust, l’Autorità garante della concorrenza e del

Maurizio De Giovanni e Pietro Valente

mercato, incarico per il quale era stato scelto dai presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico e Elisabetta Alberti Casellati. La nuova titolare del processo ha conosciuto gli staff delle parti (con Valente assistito da Guido Giardino e Ornella Tarantino, De Giovanni difeso da Roberto Esposito, presente in udienza con una sua collaboratrice, e la Mondadori rappresentata a Napoli dall’avvocato Ruggero Russo dello studio milanese di Giovanni Polvani) e ascoltato le richieste dei legali.
Non ha chiesto l’ammissione di prove il legale di De Giovanni perché la questione, a suo giudizio, è chiara dal momento che non è stato documentato il pagamento da parte della CentoAutori del lavoro dello scrittore. L’avvocato di Valente ha depositato un fitto scambio di email intercorse tra lo scrittore e l’editore per certificare che i rapporti tra i due erano “ottimi”. Inoltre ha sollecitato l’ammissione di una serie di prove per dimostrare l’avvenuto pagamento dei quattromila euro concordati e ha citato tra i testi il giornalista Nico Pirozzi, ex responsabile della comunicazione della casa editrice. Ha infine chiesto l’interrogatorio formale di Maurizio De Giovanni.