Copyright, rinviata
udienza De Giovanni

SEMBRAVA AVVIATA a conclusione in tempi certi e rapidi il processo che vede citato in giudizio dall’editore di Villaricca Pietro Valente, patron di CentoAutori, lo scrittore Maurizio De Giovanni per avere violato le norme sul copyright.
Alla prima udienza di merito il 10 dicembre scorso il giudice Roberto Rustichelli aveva sorpreso le parti e i loro legali (Guido Giardino e Ornella Tarantino per l’editore, Roberto Esposito per lo scrittore e per la Mondadori il milanese Ruggero Russo dello studio Polvani) perché si era presentato puntuale alle 9 in aula, aveva dimostrato di conoscere a

fondo il fascicolo e dettato le tappe da rispettare nei mesi successivi: entro il 2 febbraio il deposito della prima memoria; nei trenta giorni successivi le repliche; a fine marzo le memorie

Roberto Esposito, Guido Giardino e Roberto Rustichelli

conclusive. Aveva infine fissato l’udienza per l’undici giugno alle 13,15 per pronunciarsi sull’istruttoria e sulle prove da ammettere.
Il traguardo che sembrava vicino ora si allontana perché a metà dicembre i presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico e Elisabetta Alberti Casellati, lo hanno scelto, tra 112 candidati, come presidente dell’Antitrust, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato.
Per tre mesi il Consiglio superiore della magistratura ha discusso se concedere a Rustichelli la collocazione fuori ruolo e il 17 aprile ha finalmente dato un contrastato via libera con dodici voti favorevoli, sei contrari e cinque astenuti.
Alla sede dell’Antitrust a piazza Verdi, a Roma, il suo arrivo è previsto entro la prima decade di maggio. Soltanto dopo l’insediamento il presidente del tribunale di Napoli Ettore Ferrara deciderà il nome del magistrato togato (al tribunale delle imprese non sono previsti giudici onorari) che erediterà i fascicoli di Rustichelli.