Tecce: "Vanno riaperti i termini
del bando di ferragosto Agcom"

SUL BANDO PUBBLICATO a fine luglio dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) per selezionare il nuovo capo ufficio stampa è intervenuto Raffaele Tecce. Il 20 settembre il senatore di Rifondazione comunista ha indirizzato una lettera cortese e puntuta al presidente dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni Corrado Calabrò, inviata per conoscenza ai presidenti di Senato e Camera Marini e Bertinotti e al ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni.
Nella lettera Tecce ricorda che il bando è stato pubblicato “il 25 luglio sulla Gazzetta ufficiale e sul sito dell’Agcom, con una diffusione da ritenersi largamente insufficiente, data la rilevanza dell’incarico e del compenso previsto” e che “i termini per la presentazione delle domande scadevano il 24

agosto 2006, ovvero a trenta giorni dalla pubblicazione del bando, con un arco di tempo assolutamente non adatto a stimolare una larga e qualificata partecipazione alla selezione”.
Il senatore aggiunge che “la scarsa pubblicizzazione dell’avviso di selezione si


Fausto Bertinotti, Corrado Calabrò e Roberto Viola

potrebbe interpretare come una scelta finalizzata a pilotare o restringere l’esito della selezione stessa”. Chiede quindi a Calabrò “di verificare e valutare, con urgenza, l’opportunità di riaprire i termini dell’avviso pubblicizzandolo questa volta in maniera adeguata, ad esempio, con inserzioni dello stesso sui principali quotidiani nazionali”.
In attesa di registrare le reazioni di Gentiloni, Marini e Bertinotti, la palla passa ai vertici dell’Agcom, che potranno fornire subito una risposta alle sollecitazioni del senatore di Rifondazione. Il 21 settembre alle 11 a Napoli, nella sede del centro direzionale, è convocato il consiglio con il presidente e gli otto commissari; all’ordine del giorno, secondo le indicazioni contenute nel bando per il capo ufficio stampa, c’è la nomina dei due componenti della commissione che, presieduta dal segretario generale Roberto Viola, avrà il compito di esaminare i curricula e interrogare i quindici giornalisti che nei giorni caldi di agosto hanno presentato domanda.