Prix Italia, scavalcati
I capi del tg campano

DAL 20 AL 24 ottobre si è svolta al Palazzo Reale di Napoli l'edizione numero 77 del Prix Italia, il più antico concorso internazionale riservato alle migliori produzioni di radio, tv e multimedia realizzati da emittenti pubbliche e private. All’evento hanno partecipato 60 paesi rappresentati da 89 broadcaster che hanno presentato in concorso 238 programmi.
L’importante appuntamento è stata l’occasione per un nuovo scavalcamento dei vertici giornalistici napoletani della Rai, il capo Oreste Lo Pomo e il vicario Gianfranco Coppola. Il direttore della

Testata giornalistica regionale Roberto Pacchetti ha nominato per il Prix Italia responsabile Rai su Napoli il vice redattore capo Guido Pocobelli Ragosta e ha affidato alla cronista Lara Martino la conduzione del programma sul Prix trasmesso ogni giorno nel pomeriggio sulla Terza Rete, senza informare Lo Pomo e Coppola.
Qualche settimana prima Lo Pomo aveva ricevuto una altro ‘schiaffone’ dal

Oreste Lo Pomo

direttore della Tgr che per la stagione autunnale aveva anticipato di due ore e mezzo la messa in onda di ‘Mezzogiorno Italia’, realizzata dal tgr Campania con il coordinamento di Adriano Albano programmata prima alle 13,25 e poi spostata alle 10,55 per dare maggiore visibilità a prodotti confezionati da altre regioni. Per la ‘retrocessione’ il comitato di redazione di Fuorigrotta (Alessandro Di Liegro, Rino Genovese, Enzo Perone) ha anche protestato ma Pacchetti ha replicato che gli orari li decide la Direzione palinsesto e la questione si è chiusa subito.
Come si è capito Lo Pomo non gode della fiducia del direttore al quale non si può dare torto perché il redattore capo centrale di Napoli, che ormai governa la redazione dal marzo 2022, è stata una presenza impalpabile inanellando una serie di scivolate, sia sul piano professionale (vedi "l’intervista in ginocchio" al sindaco di Napoli Gaetano Manfredi) che sul piano operativo (vedi le clamorose vacanze nella sua casa di

Marialaura Massa

Potenza a fine 2024, dal 18 dicembre fino all’Epifania). Anche se va detto che sull’assenza prolungata non hanno speso una parola la direzione della Tgr, il capo delle Risorse umane Felice Ventura e la responsabile dell’Audit Delia

Gandini. Secondo le voci che girano a via Marconi a Lo Pomo sarebbe stato chiesto di lasciare il suo incarico ma il giornalista lucano è deciso a resistere. In fondo mancano meno di dieci mesi al 26 agosto 2026 quando compirà 67 anni e andrà in pensione.
C’è infine da dire che ha raggiunto un accordo con l’azienda e il prossimo 31 dicembre lascerà la Rai la capo servizio cinquantanovenne Marialaura Massa, a lungo il volto più noto del tg campano