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Ordine, è Landolfo
il nuovo segretario
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DOPO UN VUOTO durato tre mesi, il 26 giugno è stato eletto il segretario dell’Ordine dei giornalisti della Campania: è Franco Landolfo, mentre l’incarico di tesoriere è andato a Umberto Nardacchione.
Alla seduta del consiglio non hanno partecipato i professionisti Carlo Verna, in Germania a seguire i mondiali di calcio, e Lino Zaccaria e i gli avvocati
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| pubblicisti Maurizio De Tilla e Domenico Santonastaso; gli eletti si sono votati e hanno incassato il voto di Corsi, astenuti Lucarelli e il pubblicista Castellano.
Un’astensione che maschera una sconfitta perchè Lucarelli, con l’appoggio di Verna e
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Franco Landolfo, Ottavio Lucarelli e Umberto Nardacchione |
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| Castellano, puntava ad accaparrarsi la poltrona di segretario in attesa di sedersi tra un anno su quella di presidente del nuovo consiglio. Il progetto è saltato perché i pubblicisti De Tilla e Santonastaso, sulla carta fedelissimi di Castellano, che li ha candidati e fatti eleggere, si sono mostrati decisi a non schierarsi e non si sono presentati alle sedute del consiglio, come del resto fanno ormai da molti mesi.
"Per bloccare l’elezione di Landolfo, - dice uno dei consiglieri corsiani - Lucarelli e Castellano o non si presentavano alle sedute del consiglio o al momento del voto si allontanavano facendo mancare il numero legale, ma il giochino non poteva durare a lungo, a meno di non volersi assumere la responsabilità politica della paralisi delle attività del consiglio, che senza un segretario non era più nemmeno in grado di distribuire i tesserini ai nuovi iscritti professionisti, pubblicisti e praticanti".
Napoletano di Grumo Nevano, sessantatre anni a novembre, professionista dal ’75, primi passi al Roma di Achille Lauro, diretto da Piero Buscaroli, come corrispondente da Grumo con praticantato conquistato nel ’73 insieme
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Marisa Figurato, Achille Lauro e Lino Zaccaria
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a Pietro Aveta e Marisa Figurato; ultimi passi, prima della pensione raggiunta all’inizio del 2005, con il Roma di Italo Bocchino, Landolfo nel febbraio scorso si era dimesso da tesoriere dell’Ordine. All’origine delle dimissioni “irrevocabili” le parole, a |
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suo giudizio, offensive utilizzate dal presidente quando il tesoriere si era opposto al tentativo di Corsi di non rispettare l’ordine cronologico nell’esame delle pratiche per offrire una corsia veloce alla collaboratrice del Roma Silvia Miller, figlia di Arcibaldo Miller, capo degli ispettori del ministero della Giustizia, praticante all’agenzia Mediapress di Giuseppe Riccio. Dimissioni irrevocabili a febbraio, candidatura con promozione (proposta da Corsi) accettata e incassata a giugno. C’è coerenza?
“C’è coerenza - è la spiegazione di Landolfo – perché faccio parte di un gruppo umano e professionale che due anni fa ha vinto le elezioni. Questo gruppo ha deciso di candidarmi alla segreteria e io ho rispettato questa decisione, sorvolando su recenti episodi spiacevoli”.
L’elezione di segretario e tesoriere è diventata urgente anche perché il 3 luglio si sono riuniti a Roma, al consiglio nazionale, i tesorieri di tutti gli Ordini regionali per discutere delle migliaia di iscritti che non pagano le quote.
“Ci siamo dati una strategia comune: - dice Nardacchione – cominciamo con
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una prima lettera di sollecito, seguita dopo quindici giorni da una raccomandata con tempo sessanta giorni per pagare, poi scatta la possibilità per gli Ordini di sospendere i morosi, sospensioni che andranno effettuate tutte entro il prossimo 28 febbraio. L’obiettivo è |

Domenico Castellano, Mario Simeone e Costantino Trevisan |
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arrivare alle elezioni, nazionali e regionali, della prossima primavera con elenchi in regola. In Campania, che ha una platea di oltre mille professionisti e 5500 pubblicisti, sono partite le prime cinquecento lettere indirizzate a giornalisti che hanno tre o più annualità da saldare; seguiranno i quattrocento con due annualità di arretrato e gli oltre mille con un anno scoperto”.
Delle pratiche si occupa ancora l’impiegato Costantino Trevisan, protagonista di una spinosa vicenda di mancati contributi versati all’Inps per diversi anni, non è ben chiaro quanti, per la quale Corsi dovrà comparire con l’accusa di truffa aggravata il 17 ottobre davanti al gip Silvana Gentile, che deciderà se rinviarlo a giudizio.
Trevisan, che nel luglio 2004 ha compiuto i sessantacinque anni per la pensione, qualche settimana fa ha ottenuto, su proposta di Castellano e Corsi, una proroga triennale della sua collaborazione e continuerà a lavorare all’Ordine della Campania fino a settanta anni.
Resta intanto aperto il caso Verna, un caso grave anche perché il giornalista di via Marconi punta con decisione a un prestigioso incarico nazionale: la
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Italo Bocchino, Arcibaldo Miller e Giuseppe Riccio
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segreteria dell’Usigrai, il sindacato dei 1600 giornalisti dell’azienda pubblica, di cui 1400 alle testate e il resto alle reti.
Dopo la scomparsa a fine marzo di Francesco Bufi, Verna con Lucarelli uomo di punta della componente Credibilità sindacale (sé dicente Giornalisti per la |
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legalità), che schiera Domenico Ferrara in cabina di regia, aveva annunciato che, visti i suoi impegni professionali, sindacali e familiari, avrebbe valutato con gli esponenti campani di Autonomia e solidarietà (alle elezioni del 2004 le due componenti si erano presentate unite con la lista Cambiamo) se rimanere al consiglio dell’Ordine regionale o cedere il posto all’inviato del Mattino Vittorio Dell’Uva. Poi, con gli amici di Credibilità, ha deciso di insediarsi e di non mollare la poltrona, andando per un mese in Germania e non partecipando neanche all’elezione di segretario e tesoriere.
“Il terzo e ultimo anno di questo consiglio – commenta Enzo Palmesano, con Patrizia Capua e Antonio Fiore, segretario campano di Autonomia – si presenta delicato e difficile. Per dare un’idea bastano tre fatti: i giornalisti professionisti sono diventati oltre mille, un numero spropositato per un sistema editoriale frantumato, precario e gracile; il gip Lucio Aschettino ha ritenuto necessario nominare Mario Simeone curatore speciale per tutelare gli interessi degli iscritti nella complicata vicenda dei contributi per Trevisan regolarmente inseriti nei bilanci votati e approvati in assemblea e non versati |
all’Inps; a ottobre la magistratura deciderà se rinviare a giudizio il presidente dell’Ordine campano, ma, come è di tutta evidenza, al di là delle vicende penali, la questione delle irregolarità scoperte dalla polizia giudiziaria, riguarda l’intero consiglio. Con |

Vittorio Dell'Uva, Enzo Palmesano e Carlo Verna |
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queste premesse, mi sembra superfluo aggiungere che è necessario dare nuovo slancio all’Ordine con consiglieri a tempo pieno e non a mezzo servizio. Verna è ora concentrato sul congresso che a ottobre eleggerà il nuovo segretario dell’Usigrai: auguri. Ma non possiamo dimenticare le emergenze dell’Ordine. Alla prossima riunione del consiglio che si terrà ai primi settembre si deve arrivare con forze nuove e decise ad avviare un cambiamento profondo”. |
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