Gregorio Di Micco, Mariano Ragusa e Pietro Treccagnoli  
  Di Micco, a sorpresa
sentenza pro Mattino
 
 
 

A sei anni dall’avvio della causa seguita da due magistrati (prima Diego Cavaliero e dal settembre del 2016 Annamaria Lionetti), dopo diciannove udienze, di cui addirittura cinque tra il novembre 2013 e il novembre 2015 fissate da Cavaliero per la decisione e regolarmente saltate, con l’udienza del 9 marzo scorso rinviata per la ...

 
 
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Giuseppe Carriero  
 

La Città, gli editori
replicano sulle ferie

 
 
 
 

Con riferimento al servizio “La Città, sulle ferie editori inadempienti”, ci corre l'obbligo di ristabilire la verità dei fatti, chiarendo alcuni punti essenziali che, nel servizio, appaiono alterati o capovolti. Intanto, al 5 luglio, l'azienda e il direttore sono ancora in ...

 
 
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Cda e sindaci Casagit,
ok La Penna e Zaccaria

 
 
 
 

Il 4 luglio gli ottanta delegati di tutte le regioni italiane (tra cui i campani Marisa La Penna, Umberto Nardacchione e Mario Zaccaria) hanno votato gli undici componenti del consiglio di amministrazione e i cinque membri, tre effettivi e due supplenti, del collegio sindacale della Casagit, la Cassa ...

 
 
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  Antonio Bassolino, Enzo D'Errico e Marco Demarco  
 

giugno. Il 29 c’è un titolo a una colonna in fascia alta di prima con foto (“Bassolino sogna un nuovo Ulivo”), con l’intera seconda pagina e una seconda foto grande; passiamo al 30 giugno con tutta la fascia alta di prima dedicata a Bassolino con foto (“La sinistra va in pressing su Bassolino”), con all’interno un’altra paginata; cambiamo mese, siamo al primo luglio ma non cambia il menu, anzi si rafforza: c’è l’intera apertura di prima (“Bassolino: la nostra priorità è il lavoro”) e sotto un ritratto di Pierluigi Diaco: “Antonio, il Lou Reed della sinistra italiana”, a seguire, inutile dirlo, tutta la seconda pagina riservata alla cronaca su “Bassolino e l’Ulivo” e alla biografia di Diaco; domenica 2 luglio il titolo apre la pagina 5: “Il Pd e la terza via di Bassolino”. Siete esausti, e vi capisco, c’è però una buona notizia: il Cormezz il lunedì non va in edicola.
Ma forse le citazioni sulle pagine del quotidiano vengono giudicate insufficienti all’operazione rilancio e allora si utilizzano anche gli speciali. A
giugno c’è da preparare

 

un inserto sui trenta anni dallo scudetto del Napoli. Ci sono i ricordi di tutti e serve l’intervista a un politico.
Chi viene scelto? Avete indovinato: Bassolino. E poco importa che don Antonio nella primavera del 1987 non è ‘nessuno’: è stato appena eletto deputato nella circoscrizione di Catanzaro. Ma tre pagine ci stanno tutte e vengono assegnate alla fidata Simona Brandolini.

In un’intervista del 2004 Luigi Vicinanza spiegava che nel gennaio 1994 la sua nomina alla guida delle pagine napoletane di Repubblica, nel 1998 l’assunzione come vice direttore del Mattino e nel 2000 il ritorno a Repubblica Napoli non erano dovuti agli interventi di Bassolino, con il quale c’era un rapporto leale ma distante. “In dieci anni – ricordava Vicinanza - siamo stati insieme a cena due volte: la prima a casa di Enzo D'Errico nel gennaio del '94, quando mi ero appena insediato; la seconda nel '96 dopo un dibattito”.
Evidentemente Bassolino e D’Errico hanno ripreso a cenare insieme.

 
 
  Il nostro Lou Reed
 

Strano il destino dei lettori del Corriere del Mezzogiorno. Dai primi anni 2000 fino al 2010, quando Antonio Bassolino occupava la poltrona di presidente della Regione Campania, dalle pagine del Cormezz l’allora direttore Marco Demarco lo bombardava con fuoco quasi quotidiano, spesso motivato. 
Poi Bassolino viene travolto dalle montagne di spazzatura che lordano Napoli e la Campania, riprese dai media di tutto il mondo, e nel febbraio del 2014 Demarco va in pensione. Occupa il suo posto Antonio Polito che ha giusto il tempo di assestarsi e prendere la rincorsa che lo porterà alla vice direzione del Corriere della sera.
Nel giugno del 2015 al vertice del Cormezz arriva Enzo D’Errico e la scena via via si modifica. Così Bassolino, che il 20 marzo ha compiuto settanta anni, torna sulle pagine del Cormezz da protagonista e da diversi mesi ormai è una presenza continua, a volte martellante.
Prendiamo gli ultimi giorni di

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ViviCampania ricorda
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