Tgr, il cdr ha due voci

Caro direttore,
avviare le procedure per il rinnovo delle cariche sindacali con 360 giorni di anticipo ci sembra quanto meno inopportuno. I due anni di mandato del cdr in carica, infatti, scadono a marzo del 2022, come potrai verificare dai tuoi archivi o consultando direttamente le tue autorevoli fonti interne. 
Per tua fortuna tu non hai uno Iustitia che ti fa le pulci ad ogni errore che commetti, quindi potrai rimediare senza conseguenze. Con affetto 

Napoli, 10 aprile 2021 Il cdr

Risponde Nello Cozzolino.
Il 12 marzo 2020, quindi 13 mesi fa, è stato eletto il comitato di redazione della Rai di Napoli. Questi i voti riportati: Vincenzo Perone 21, Pellegrino Genovese 18, Fabrizio Cappella 11; prima dei non eletti Antonella Maffei con sette preferenze.
Devo aggiungere che il 9 aprile Iustitia ha sentito tre volte uno dei componenti del comitato di redazione sul rinnovo del cdr e sul perché la rappresentanza sindacale non convoca da anni una vera assemblea di redazione. Questa la replica testuale: “ti rispondo con una battuta: non sappiamo ancora se farla on line. In realtà con il Covid l’argomento non è in cima ai nostri pensieri. Nei prossimi giorni, quando saremo tutti e tre in redazione, ci incontreremo e ne parleremo”. Ho parlato evidentemente con un componente diverso da chi mi saluta con affetto.
Un’ultima notazione. Mi fa davvero piacere che Cappella, Genovese e Perone leggano Iustitia e mi segnalino le inesattezze perché sono convinto che questi sono contributi indispensabili per realizzare giornali migliori. Mi farebbe però piacere sentire la loro voce anche su vicende gravi come la
censura del tg sulla notizia dello scrittore Gianrico Carofiglio che all’ospedale di Caserta fa da cavia sul vaccino Reithera soltanto perché c’è da penalizzare l’altro testimonial dell’iniziativa, l’inviato della Rai di Napoli Geo Nocchetti;o sul fatto che nel giorno di Pasqua, quando c’erano da seguire i campionati di calcio (anche se il Napoli aveva giocato sabato) e altre importanti manifestazioni sono rimasti a casa, e non hanno percepito il superfestivo, i peones Luigi Carbone, Giuseppe De Caro, Nello Di Costanzo e Giovanni Messina, cronisti che abitualmente seguono lo sport. Queste sono decisioni arbitrarie del capo redattore centrale Antonello Perillo e ritengo che rientri nei compiti del cdr contestarle o quanto meno evidenziarle con energia.
Comunque grazie della correzione
 
Pellegrino Genovese
Fabrizio Cappella
Luigi Carbone
Giuseppe De Caro
Antonello Perillo