Sugc, approvati
bilanci '16 e '17

IL 13 MARZO l’assemblea degli iscritti al Sindacato unitario giornalisti campani ha approvato all’unanimità il bilancio consuntivo 2016, il preventivo 2017 (con una nota integrativa e la relazione del tesoriere Giovanni
Rinaldi
) e le proposte di modifica dello statuto Fnsi che verranno discusse nel prossimo congresso straordinario previsto per fine aprile a Roma.
È quasi una non notizia, penserete voi, un'assemblea rituale e scontata; invece non è così. Alle spalle ci sono i tredici anni di gestione dell’Associazione napoletana della stampa di Enzo Colimoro (dal 2001 al 2007 segretario e

poi presidente fino allo scioglimento nell’aprile del 2014), chiusa il 4 marzo 2014 dal consiglio nazionale della Fnsi con una soluzione senza precedenti, cioè con la decisione (tutti favorevoli e un solo astenuto) di radiare la Napoletana. Una gestione fallimentare

Enzo Colimoro e Giovanni Rinaldi

di cui molti giornalisti campani evidentemente non hanno memoria se continuano a votare Colimoro fiduciario dell’Inpgi. Durante quegli anni il bilancio dell’Assostampa, che pure gestiva decine di migliaia di euro, era un optional; lo statuto prevedeva come obbligo il voto sul bilancio da parte degli iscritti entro il mese di gennaio, ma i dirigenti della Napoletana l’hanno regolarmente ignorato a gennaio e anche nei mesi successivi.
Bene ha fatto allora il segretario del Sugc Claudio Silvestri, in apertura di assemblea, a mettere in evidenza l’importanza dell’appuntamento per il bilancio. “Oggi – ha detto - non presentiamo solo dei numeri, ma il risultato di un impegno più importante, quello della ricostruzione da zero del sindacato dei giornalisti in Campania. Sono passati 36 mesi da quando abbiamo fondato questa associazione, 22 mesi da quando siamo stati accolti nella Federazione nazionale della stampa Italiana, 19 da quando siamo Ufficio di corrispondenza dell’Inpgi, un anno da quando abbiamo inaugurato questo ufficio, neanche due mesi da quando la Casagit è tornata nella sede del Sindacato”.
Vediamo ora i numeri. Dai 500 iscritti del 2015 si è passati ai 703 del 31 dicembre 2016, con una crescita del 40 per cento, che sono ripartiti in 302 contrattualizzati, 84 pensionati, 142 professionalizzati e 175 collaboratori

19 gennaio, apertura ufficio Casagit. Silvestri, Lorusso e Cerrato

senza contratto.
Nel 2016 c’è stato un avanzo di 54mila euro che sommati ai 38mila del 2015 danno un attivo di 92 mila euro. Un dato particolarmente significativo, ha

ricordato il segretario, perché è stato raggiunto mantenendo al livello più basso possibile le quote di iscrizione e, al tempo stesso, arricchendo l’offerta qualificata di servizi per i giornalisti.
Va infine segnalato che accanto agli sportelli attivi da mesi come ‘Fiscale’, Freelance’, ‘Legale’ (con il civilista Maurizio Sosti), da febbraio è operativa l’assistenza ‘Antiquerele’, con il penalista Giancarlo Visone a disposizione dei giornalisti ogni venerdì dalle 16 alle 18. “È uno strumento importante - spiega Silvestri - soprattutto per difendere i giornalisti non dipendenti, che non hanno la tutela legale del proprio giornale, e spesso sono oggetto di vere intimidazioni attraverso querele temerarie”.