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Punta sul web il progetto
comunicazione della curia |
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ENTRO LA PRIMA metà di maggio il cardinale Crescenzio Sepe traccerà un bilancio del lavoro svolto a Napoli e annuncerà il progetto della curia sulla comunicazione che non trascurerà nessun media: carta, radio, tv, siti e portali.
Il 20 maggio 2006 l’uscita di scena del cardinale Michele Giordano, allora
settantaseienne, e l’arrivo del sessantatreenne Sepe dovevano rappresentare per la diocesi napoletana una svolta radicale: si passava dal ‘parroco di |
Matera’ a un prelato da trentaquattro anni attivo, con compiti via via più importanti, nella diplomazia vaticana: in giro per il mondo (aveva cominciato a ventinove anni con un’esperienza in Brasile, dal ’72 al ’75) o dalla cabina di regia della Santa sede, dirigendo, tra |

Michele Giordano e Giovanni Paolo II |
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l’altro, su incarico di Giovanni Paolo II, l’organizzazione del Giubileo dell’anno 2000. Invece la modernizzazione della diocesi partenopea è andata avanti piano e soltanto nell’ottobre 2007 Sepe ha annunciato la ristrutturazione della curia con la nomina di nove vicari, affidando il settore strategico della comunicazione a Gennaro Matino, parroco della chiesa della Santissima Trinità di via Tasso, strada di collegamento tra il Vomero e la zona di Chiaia.
Sulle questioni della comunicazione Sepe aprirà il convegno ‘L’informazione tra diritto ed etica’, che il 5 maggio si svolgerà nell’aula Spinelli della facoltà di Scienze politiche della Federico II; le conclusioni dei lavori, moderati dal giornalista Roberto Ormanni e introdotti dal rettore Guido Trombetti, verranno affidate a Gennaro Matino. E proprio con Matino Iustitia ha fatto il punto sul lavoro della curia sul fronte della comunicazione.
Napoletano, cinquantadue anni, da ventisette sacerdote, da venti giornalista pubblicista, con un dottorato in Teologia e lauree in Pedagogia e Filosofia, Matino, incaricato di Teologia pastorale alla Pontificia facoltà teologica San Tommaso d’Aquino e di Storia del cristianesimo al Suor Orsola Benincasa, ha un’attività pubblicistica frenetica: ha firmato una decina di saggi e una ventina |

Roberto Ormanni e Guido Trombetti
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di libri, di cui due (Mestieri all’aria aperta, edito da Feltrinelli nel 2004; Sottosopra per Mondadori nel 2007) in tandem con Erri De Luca, ed è editorialista del quotidiano dei vescovi Avvenire (va in pagina tutti i martedì) e del Mattino. “Nella comunicazione – |
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è l’esordio di Matino – la diocesi di Napoli viene da una grande storia, che è quella di monsignor Luigi Pignatiello (morto in un incidente stradale nel gennaio 1998, ndr). Oggi stiamo lavorando a un progetto sulla comunicazione che utilizzi l’intero arco dei media per parlare a tutti. Non dobbiamo però lavorare alla multimedialità attraverso una moltiplicazione degli enti, ma dare incarichi via via più articolati a un solo ente che lentamente cresce (traduzione: puntiamo a una sola redazione che via via si rafforza e si professionalizza, ndr). Non disponiamo di grandi mezzi: la curia ha beni immobiliari consistenti, ma non può ottimizzarne gli utili come se fosse un privato. Non abbiamo soldi, disponiamo però di un grande patrimonio di intelligenze e della straordinaria risorsa del volontariato”.
E veniamo all’esame dei singoli media. “Sul fronte giornali – ricorda Matino – la curia ha già una presenza consolidata con un settimanale, Nuova Stagione, diretto da Enzo Piscopo, e un bimestrale, Ianuarius, guidato da Doriano Vincenzo De Luca, che è anche vice direttore di Nuova Stagione. Abbastanza semplice l’operazione sulla radio, mentre più complesso il discorso sulla televisione, perché intesa in senso tradizionale richiede investimenti impegnativi".
Strada decisamente più agevole è internet, anche perché sul web Matino si muove con grande agilità: sono da tempo operativi il sito della parrocchia (www.parrocchiasstrinita.org), il sito personale (www.gennaromatino.it) e due spazi sul sito della Feltrinelli: un blog per il dialogo con i fedeli e un podcast per consentire l’ascolto della meditazione domenicale, alias predica, del |
sacerdote, “con un riscontro decisamente buono, – assicura Matino – perché dalla Feltrinelli mi hanno parlato di ottomila contatti in un mese”. Un dinamismo e un protagonismo visti con occhio critico da alcuni dei fedeli e con perplessità da parte di qualche |

Erri De Luca e Luigi Pignatiello |
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sacerdote. Ma critiche sottovoce e perplessità da corridoio non frenano il lavoro sul web tanto che è ormai vicino il varo di iniziative importanti. Si parte con il progetto di informatizzazione dell’intera rete delle parrocchie che potranno dialogare tra loro e con la curia. Si tratta di un’esperienza pilota, preparata da Matino, in collaborazione con l’ingegnere Carmine Gravina, cui guarda con attenzione la Conferenza episcopale dei vescovi. L’informatizzazione delle parrocchie è, in qualche modo, un passaggio propedeutico per il salto verso esperienze telematiche più avanzate.
“Sulle 287 parrocchie della diocesi partenopea – dichiara Matino – oltre settanta hanno già un proprio sito, anche se molti sono decisamente artigianali. Disponiamo di una potenzialità già buona, che va ampliata. Il progetto del nostro vescovo è, senza correre, dotare ogni parrocchia di un proprio sito e di adeguate professionalità perché internet sempre più consentirà di parlare a tutti, a cominciare dai giovani. Sin dall’ottobre 2006, d’intesa con il ministero della Funzione pubblica, la diocesi ha promosso il progetto Cento Napoli: cento parrocchie sono state dotate di quattro computer assegnati ad altrettanti giovani che vengono formati da un team di esperti informatici. Chiusa la fase dell’apprendimento, dobbiamo evitare che la formazione si risolva in illusione |

Doriano Vincenzo De Luca e Enzo Piscopo
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e sarà quindi necessario affrontare il nodo delle risorse. L’ipotesi centrale è lo sviluppo di sinergie con imprenditori locali che siano occasione di lavoro per i ragazzi e sponsor delle nostre iniziative. L’altra direttrice di lavoro è un piano di riqualificazione degli |
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addetti al culto (più noti come sacrestani, che in base al contratto nazionale percepiscono quattordici mensilità, con una retribuzione che va da 1200 a 1400 euro al mese, ndr), che oggi si occupano della pulizia e della custodia della chiesa, dell’accompagnamento liturgico e hanno compiti di segreteria. Con un piano adeguato di aggiornamento potranno diventare una risorsa importante per una comunicazione più completa e moderna con i fedeli”. |
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