Chiesto il giudizio per
Del Gaudio e Federico

È FISSATA PER il 5 dicembre davanti a Maria Concetta Criscuolo, giudice della seconda sezione penale del tribunale di Torre Annunziata, presieduto da Ernesto Aghina, l’udienza preliminare per decidere l’eventuale rinvio a giudizio dei giornalisti Giuseppe Del Gaudio, per lunghi anni dominus incontrastato di Metropolis in quanto fondatore, direttore responsabile e presidente della cooperativa Stampa democratica ’95 che editava il giornale, e della moglie Carmela Maria Rosaria Federico, cronista di giudiziaria del quotidiano e socia della cooperativa.
Le accuse, secondo Sergio Raimondi, il pubblico ministero della procura oplontina guidata da Alessandro Pennasilico, sono bancarotta fraudolenta e truffa aggravata per i falsi riportati nei libri e nelle scritture contabili. Le indagini

certosine di Raimondi, ora concluse con la richiesta di rinvio a giudizio, vanno avanti dal 2013 e nell’aprile del 2014 c’è stata anche una perquisizione della Guardia di finanza in quella che era allora la sede del giornale e della tv con sfondamento delle porte chiuse a chiave della segreteria e della stanza di Del Gaudio.
Metropolis
esce per i primi due anni con periodicità mensile, per gli otto successivi con cadenza settimanale; nel marzo del

Mariella Parmendola

2004 Del Gaudio fa il grande salto: il giornale diventa quotidiano e conquista una posizione leader nell’area costiera a sud di Napoli. La cooperativa ogni anno incassa centinaia di migliaia di euro dai fondi pubblici per l’editoria ma la gestione disinvolta dei finanziamenti statali percepiti dal 2007 al 2013 è uno dei filoni principali delle indagini della magistratura.
Nel settembre del 2013 Del Gaudio porta i libri in tribunale e il 4 ottobre presenta la domanda di ammissione alla procedura di concordato preventivo per congelare il largo fronte dei creditori (oltre a redattori ed ex redattori, l’Agenzia delle entrate e gli istituti di previdenza, Inpgi e Casagit), ma l’operazione non dà i risultati sperati perché nell’aprile del 2014 l’ufficio fallimenti del tribunale di Torre Annunziata dichiara inammissibile la procedura di preconcordato e si arriva alla liquidazione coatta amministrativa.
Intanto Del Gaudio lascia la direzione del quotidiano che il 3 febbraio 2014 è affidata a Mariella Parmendola, una delle veterane di Metropolis, e viene costituita una nuova cooperativa, Citypress, per confezionare il giornale. Del Gaudio prova a mantenere un piede dentro e, dopo le dimissioni della Parmendola,  il 30 aprile Maria Rosaria Federico diventa direttore ma nel giro di due mesi, per ragioni di opportunità, cede la poltrona a Luigi Capasso.

Tommaso Cottone

C’è infine da ricordare che anche la Corte dei conti della Campania si è occupata del fondatore di Metropolis. Nel marzo del 2016, all’inaugurazione dell’anno giudiziario, il procuratore Tommaso Cottone ha presentato la sua relazione chiusa da un rapporto della Guardia di finanza sulla cooperativa Stampa democratica. “All’esito degli accertamenti – è scritto nella scheda preparata dalla Gdf del comando campano

sono stati acquisiti sufficienti elementi probatori idonei a ipotizzare, a carico dell’amministratore unico della cooperativa Stampa democratica, il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato, per avere con artifici e raggiri indotto in errore il Dipartimento per l’informazione e l’editoria, al fine di ottenere indebitamente i contributi all’editoria per un ammontare complessivo pari a 9.398.573 euro”.