Nel luglio del 2001, prima con le ferie forzate e poi con il licenziamento, è iniziata la tormentata e lunghissima vicenda giudiziaria di due giornaliste napoletane, Annalisa D’Ambrosio e Pina Esposito, uniche redattrici di Radio Kiss Kiss, l’emittente controllata a vario titolo dai fratelli Niespolo (Lucia, Antonio, Marcello e Davide). Dopo qualche anomalia e sette provvedimenti giudiziari...

Deve essere uno scommettitore incallito il direttore del Mattino Alessandro Barbano; spesso gli va male, ma testardo insiste. Alle 22,10 del 28 giugno un commando di terroristi fa una ...

Tirreni. E Tommasone, questo il soprannome dovuto alla stazza fisica notevole, impugna la scimitarra. Il 20 luglio il titolo di ‘Cronache’ è “Froci e pervertiti violentano 17enne”.
Stefano Tamburini, direttore de ‘la Città’, quotidiano leader nel Salernitano, non resiste alla tentazione di un commento e mette in rete un tweet: “La mia concorrenza è un po’ così …” e allega il titolo di ‘Cronache’. A seguire una serie di commenti, anche volgari.
A stretto giro D’Angelo replica con fondo pubblicato sull’edizione on line di ‘Cronache’ e continua a far roteare la scimitarra contro “un tale Stefano Tambburini o Tamburini”,

mettendo insieme argomenti diversi. Accenna al fatto che, a suo dire, il bilancio della Città sia in profondo rosso “tanto che il ‘Fatto Quotidiano’, l’altro ieri, parlava di cessione della testata”. Passa poi a occuparsi di Tamburini: “la parola frocio deve averlo particolarmente colpito, forse per gusti personali, non lo so”. E continua: “non ha le palle come noi di dire le cose come stanno, e non ha le palle di rispondere nemmeno al telefono, come tutti i vigliacchi”. Chiude con una minaccia, neanche tanto velata: “se pensa di intimorire ‘Cronache’ e la sua redazione si sbaglia di grosso, da oggi può stare certo ci occuperemo di Lui”. 

Nel mondo del giornalismo salernitano Tommaso D’Angelo, capitano di un piccolo vascello, il quotidiano ‘Cronache’, è un personaggio noto per la creatività e la disinvoltura.
Ha partorito titoli memorabili come “Ortolano violentato da un finocchio”, con incursioni nella politica e nella religione.
 I suoi redattori mettono a volte in pagina dati improbabili o titoli sgrammaticati, fino ad arrivare a correggere a penna gli errori di prima pagina.
Il 19 luglio arriva ai giornali la notizia drammatica di un minorenne violentato per mesi da un gruppo di persone in un centro estetico di Cava de’