Il miliardo di De Luca

La scena, diventata cult, la ricordate certamente: nel tinello di casa Isa Danieli, moglie del professor Bellavista (Luciano De Crescenzo) racconta alle comari perché l'anziano padre (Aldo Tarantino) viva ormai da anni in un mondo senza tempo, da quando cercò invano di racimolare una cifra per ultimare e brevettare un nuovo accendigas, che avrebbe cambiato le sorti di tutta la famiglia "da così a così".
Occorreva un milione, sospira la signora Bellavista, e a sentire quelle parole il padre si risveglia per alcuni secondi, sospira a sua volta e mormora "Nu milione, anema r'o Priatorio", per poi tornare a sprofondare nel proprio mondo senza tempo. E senza milioni.
Abbiamo immaginato proprio così, uguale, la scena nella redazione di Cronache di Salerno il primo marzo, quando qualche redattore ha comunicato al direttore Tommaso D'Angelo che il governatore della Campania Vincenzo De Luca aveva stanziato un miliardo di euro per la sua amata Salerno. Tommaso ha barcollato forse per un attimo, si è lasciato cadere nella poltrona di comando, ha sussurrato a occhi socchiusi U'anem' d'o Priatorio, e ha fatto il titolo di apertura per l'indomani.
Poi è sceso il silenzio, e Tommaso è tornato tra i propri fantasmi dostoevskijani, nel proprio mondo senza tempo popolato da Claudio Lotito, presidente della Salernitana e candidato di Forza Italia ortolani senza freni e Renato Curcio in raccoglimento davanti ad una lapide commemorativa delle Brigate rosse.

Hans Schnier

Cronache di Salerno del 2 marzo
 
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