Il 9 novembre in aula
Iovino contro il Golfo

SI TERRÀ IL 9 novembre davanti al giudice Simona D’Auria, della terza sezione lavoro del tribunale di Napoli, la prima udienza della causa promossa dall’ex coordinatore del Golfo Mauro Iovino nei confronti della ‘Quotidiano Il Golfo’, la società a responsabilità limitata che fornisce i servizi giornalistici del quotidiano che va nelle edicole di Ischia e Procida in tandem con il Roma. È stato infatti l’amministratore unico della srl Ottorino Mattera, che controlla la società al 50 per cento attraverso la Mediter mentre l’altro 50 per cento fa

capo alla Giapeto di Danilo Iervolino, a licenziare il 3 maggio il giornalista senza alcuna motivazione. E sempre Mattera ha vanificato gli incontri, organizzati dal Sugc, il sindacato giornalisti campani, per cercare una mediazione tanto

Danilo Iervolino, Mauro Iovino e Ottorino Mattera

che il segretario del Sugc Claudio Silvestri il primo luglio scorso definìinspiegabile il comportamento dell’amministratore del Golfo che ha mostrato una chiusura totale sia verso le ipotesi di accordo avanzate da Iovino che verso le proposte presentate dal sindacato”.
Assistito dall’avvocato Gaetano Ottato, Iovino chiede ora al giudice di essere reintegrato, con contratto a tempo indeterminato e con la qualifica di capo servizio, nel ruolo di coordinatore che ha svolto dal 9 novembre 2013, con il versamento dei contributi previdenziali e il risarcimento dei danni subiti. 
Molti i testi citati dal giornalista. Tra questi il consigliere del comune di Napoli, Marco Gaudini, che prima dell’elezione lavorava da Napoli per il Golfo confezionando due pagine al giorno, e due giornalisti del Roma, che quotidianamente in tarda serata chiamavano Iovino per chiedergli il via libera per la chiusura delle pagine da mandare in stampa: Fabrizio Meglio e Emanuela Sasso, figlia del direttore editoriale del Roma Antonio Sasso.